Document no. 10640
Gasparri, Pietro to Pacelli, Eugenio
Vatican, 28 July 1924
Summary
Gasparri teilt mit, dass dem Priester aus Recht (Malmédy) Josef Thomas infolge von Auseinandersetzungen mit der belgischen Regierung und mit dem Lütticher Bischof Rutten das Zelebrieren der Messe untersagt wurde. Nun bittet Thomas um ein Zelebret und um eine Erhöhung des vom Heiligen Stuhl gewährten Unterhalts. Der Heilige Stuhl ist der Ansicht, dass Thomas bei den kirchlichen Behörden in Deutschland um ein Zelebret und um eine Anstellung ersuchen soll. Gasparri betraut Pacelli mit der Angelegenheit, bittet ihn aber zunächst um eine Stellungnahme.[no subject]
V. S. Ill.ma e Rev.ma conosce certo il caso del Rev. Sacerdote Giuseppe Thomas parroco di Recht (Malmédy). Egli è venuto in grave contrasto col Governo belga e col suo Vescovo di Liegi il quale lo ha interdetto alla celebrazione della Messa nella Diocesi.
Pendendo col Governo belga la causa per la liquidazione dei danni sofferti dal Rev. Thomas ed essendo egli privo di beneficio la Santa Sede gli passa un assegno di Lire milleduecento mensili. Ma il Rev. Thomas non è soddisfatto e desidera 1) il celebret 2) un aumento di assegno.
Circa il primo punto la Santa Sede crederebbe che Ella lo possa raccomandare alle Autorità Ecclesiastiche tedesche affinché possa celebrare la S. Messa nei loro territori, non essendo la sospensione che per la Diocesi di Eupen, Malmédy e di Liegi.
Quanto al 2o punto la Santa Sede penserebbe che Egli possa
83v
procurarsi un ufficio qualsiasi in Germania per meglio
sopperire ai suoi bisogni economici oltre la elemosina che percepisce della celebrazione
della S. Messa. Alla difficoltà da lui prospettata che il Governo Belga o il Vescovo di
Liegi riterrebbero ciò una offesa, si può rispondere che la difficoltà non sembra fondata e
ad ogni modo la Santa Sede farebbe subito passo presso detto Governo e presso il Vescovo per
spiegare il fatto o togliergli ogni parvenza di ostilità o di mancato riguardo al Governo
stesso.Raccomando peraltro detto Ecclesiastico alla di Lei grande e ben nota carità e La prego suggerirmi il suo savio avviso al riguardo qualora non le paresse giusto quanto sopra è esposto.
Profitto della circostanza per raffermarmi con sensi di distinta e sincera stima
di V. S. Ill.ma e Rev.ma
Servitore
P. Card. Gasparri