Document no. 11810
[Schioppa, Lorenzo] to Gasparri, Pietro
[München], 11 January 1919
Writer (text genesis)
StenotypistSchioppaSchioppaSubject
[Kein Betreff] La liberazione della Principessa Elena di Serbia e
lLe attuali relazioni fra
la Germania e la Russia – (A proposito della liberazione della
Principessa Elena di Serbia)
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giuntomi soltanto il 30 dello
stesso mese, oso Appena ricevettipervenutomi il veneratocifrato di V. E. R. N. 164, studiai attentamente quali vie
Avrei potuto rivolgermi o all'Emo Sig. Cardinale Arcivescovo di Colonia, o al Segretario di Stato
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Sig. Erzberger ovvero a S. E. il Sig. Barone
von dem Busche [sic], Sottosegretario agli Esteri in Berlino.
Coll'Eminentissimo prelodatoprelodato Eminentissimo non mi era possibile corrisponderecomunicare né per lettera né per telegramma causa della occupazione nemica di Colonia e della proibizione di qualunque relazionecorrispondenza con quella città.
Col Sig. Erzberger non vi è stata fin dallo scoppio della rivoluzione in Germania alcuna reciproca relazione epistolare o telegrafica.
Non mi rimaneva perciò che rivolgermi al Sig. von dem Bussche e ciòlo feci senza indugio e con le più
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vive raccomandazioni. Purtroppo ebbi la risposta che
comunicai a V. E. col mio cifrato N. 271 e che dichiarava non solamente
inutile ma anche dannoso qualunque intervento della Germania presso la Russia.La ragione di tale dichiarazione stadeve cercarsi nelle attuali relazioni fra i due Governi, relazioni che, cogliendo questa occasione, mi permettocredo non inutile esporre qui a V. E. rifacendo brevemente la storia
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Già la
pace di Brest Litowski, conclusa fra la Germania imperiale edl'eterogeneo convenuto, il bolscevismo, portava in sé i germi
della decomposizione. Se il Governo dei Sowjet vi si sottomise, lo fece col pensiero
insidioso di trovarsi al casoin grado, accettando di fatto uno stato formale di pace, di
diffondere il bolscevismo in Germania e di là in tutto il mondo. La pace di Brest Litowski,
considerata in sé stessa, fu un grave errore del Governo tedesco. Con essa la Germania
apriva per prima le sue porte, sebbene involontariamente,
all'agitazione bolscevica e veniva poi a correre il pericolo di compromettersi
Le relazioni effettive fra la Germania e il Governo dei Sowjet furono dapprima formalmente correttissime,. La Germania si atteneva alle prescrizioni del trattato, e le rispettive Ambasciate ritornarono alle antiche reciproche sedi. Mma ben presto si vide che l'ambasciatore della Repubblica dei Sowjet, contrariamente all'articolo 2 del trattato di Brest Litowski, il quale vietava espressamente alle due parti contraenti qualsiasi propaganda contro i poteri costituiti della parte opposta, riconosceva quale suo precipuo compito a Berlino di preparare e finanziare la rivoluzione tedesca. Mentre l'Ambasciata russa andava seguendo un tal sistema – confermato in modo più che inoppugnabile da vari fatti durante i giorni della rivoluzione – il Governo dei Sowjet a Mosca seguiva la tattica di mascherare l'agitazione con infuocate tirate contro l'Intesa, e questo per far credere che i rapporti tedesco-russi fossero i migliori di questo mondo. L'assassinio dell'ambasciatore germanico a Mosca fu però un segno
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giustamente valutando la situazione, ritennero fin
dal principio altro non essere che una commedia pericolosa quel
mantenere relazioni diplomatiche colla Repubblica dei Sowjet., quantunqueIi circoli competenti di allora in
Germania non mancarovano, purtroppo, di presentare la politica tedesco-russa al popolo
germanico ammantata di rosea opportunità., giacché Ma sebbeneciò non ostante, il Governo tedesco avesse approntato per il pubblico lo scenario della politica ufficiale di abbellimento col Governo dei Sowjet, tuttavia non erapoteva affatto disposto di lasciare piena libertà all'agitazione bolscevica che l'ambasciatore Joffe esercitava su vasta scala. La rappresentanza del Governo russo a Berlino manteneva persino un istituto "Die Rosta", il quale aveva il compito di diffondere in Germania idee bolscevistiche, mascherato da ufficio per la stampa.
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È perciò che
qQuantomeno
DapprincipioInnanzi tutto si trattava di allontanare dalla Germania il focolare di propaganda bolscevica. Il caso offrì un pretesto più che legittimo. Ecco cosa avvenne.Il fatto è noto. Un giorno, mentre alla stazione di Friedrichstrasse giungeva il corriere russo e venivano scaricate casse e bagagli, una cassa meno resistente delle altre precipitò al suolo, si spezzò e da essa uscirono in gran copia fogli volanti di propaganda bolscevistica in lingua tedesca. L'inosservanza, anzi la violazione dell'articolo 2 del trattato di Brest non poteva esser provata in modo più palpabile di questo, e al rappresentante russo furono rimessi subito i passaporti perché abbandonasse immediatamente la Germania insieme al suo personale. In tal modo i rapporti tedesco-russi erano rotti anche formalmente.
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Poco dopo si
ebbero in Germania le grandi riforme politiche sotto il cancellierato del principe
Massimiliano del Baden, ossia la fine del sistema autocratico. Questo cambiamento non influì
menomamente sulle relazioni tedesco-russe. Il Governo popolare guidato dal principe
Massimiliano, continuò, naturalmente, la politica negativa tedesca in Russia, iniziata colla
rottura delle relazioni; e i bolscevichi schernivano apertamente il nuovo Governo fra la cui
democrazia e il radicalismo rivoluzionario russo non esisteva ponte alcuno. I socialisti
maggioritari nel Governo furono qualificati dai bolscevichi come
borghesucci nemici delle loro stesse opinioni; e persino i socialisti indipendenti formarono
l'oggetto della loro sfiducia. La simpatia dei bolscevichi verso gli elementi socialisti in Germania comincia soltanto col capo dei radicali di
sinistra, col famigerato Liebknecht.La rivoluzione scoppiata il 9 Novembre in Germania, avrebbe dovuto condurre – almeno vien fatto di pensarlo – alla ripresa delle relazioni diplomatiche fra la Germania e la Russia. È evidente che il Governo bolscevico salutò con gran gioia la rivoluzione tedesca, da esso considerata come una nuova tappa per giungere alla rivoluzione mondiale. Gli elementi in cui maggiormente confidava erano e sono i radicali rivoluzionari di sinistra e più specialmente i cosiddetti spartacisti. La Lega degli spartacisti (gruppo Spartaco) non è, che sono né più né meno che un germoglio del bolscevismo russo in Germania, suocon lo stesso programma: dittatura sul proletariato e comunismo. Questo gruppo rappresenta, a dire il vero, soltanto una piccolissima minoranza dei socialisti tedeschi, e rimane, nella sua efficacia terroristica, localizzata esclusivamente a Berlino.D'altra parte iIl gruppo Spartaco, e con esso anche una parte deiun certo numero di socialisti indipendenti, fraternizza apertamente coi bolscevichi; ma bastò l'influenza dei socialisti maggioritari nel Governo (sebbene allo
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stesso Gabinetto appartenessero anche alcuni membri del
partito socialista indipendente) per isolare il baccano degli spartacisti i quali
domandavano che fosse richiamato a Berlino un rappresentante ufficiale russo. Usciti, pochi
giorni fa, i socialisti indipendenti dal Gabinetto, ed esistendo oggi un Governo tutto
"Alcuni giorni fa, eludendo il controllo di frontiera, giunse a Berlino, accompagnato da alcuni suoi compagni, Karl Radeck, capo della propaganda russa. Egli ha preso parte ad una riunione per la guerra civile in Germania e per la ripresa della lotta contro l'Intesa. Radeck e i suoi compagni dovranno subire le conseguenze del loro illecito modo di procedere. Il Governo tedesco si vede costretto, da parte sua, a protestare energicamente contro questo introdursi clandestino di rappresentanti russi in Germania. Il contegno di Radeck li conferma nella loro decisione di opporsi ancor più, in avvenire, all'ammissione in Germania di rappresentanti del Governo russo dei Sowjet."
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L'atteggiamento dell'attuale Governo
socialista (attorno al quale, oltre al partito dei socialisti
maggioritari si serrano, in questo punto, anche tutti i partiti borghesi) dinanzi
al Governo russo dei Sowjet, si comprende facilmente se si pensa al carattere del
bolscevismo, distruggitore di ogni civiltà e di ogni forma di Stato, tanto più pericoloso
per la Germania in quanto che essa trovasi oggi in ben misere condizioni economicamentehe a causa degli
immensi sforzi domandati dalla guerra, e non in grado, quindi, di sopportare nessun
esperimento, e perché l'effetto psicologico di una guerra durata incessantementecosì a lungo e perduta, ha creato un buon terreno al bolscevismo.
QuestoL'atteggiamento viene decisodeterminato altresì dalla circostanza che l'Intesa non
concluderebbe mai una pace con una Germania che mantenesse una qualche relazione col Governo
russo dei Sowjet. Il bolscevismo è divenuto il problema centrale del
mondo. Il popolo tedesco, nella sua stragrandegrandissima maggioranza, non vuole aver nulla a che fare col
sistema bolscevistico la cui completa incapacità di governare saggiamente si è rivelata in
Russia col completo sfacelo politico, culturale ed economico, astrazion fatta dai metodi
sanguinosi colà inaugurati. Il popolo tedesco è sano abbastanza per
distruggere, senza ammalarsi, i germi bolscevichi seminati dal gruppo Spartaco. Finché
l'oriente sarà caratterizzato dallo stigma del bolscevismo la politica tedesca si
dirigerà verso l'Intesa i cui interessi relativi all'ordine sono consoni, a questo
riguardo, con quelli della Germania. La Germania è l'avanguardia della civiltà nella
lotta contro la rivoluzione mondiale bolscevistica annientatrice di qualsiasi civiltà.
Non è, quindi, che l'espressione degli interessi generali europei se attualmente truppe
tedesche si oppongono insieme a quelle inglesi alla penetrazione del bolscevismo nel
Baltico. Finché dunque il Governo bolscevico rimarrà al
potere è impossibile calcolare in una ripresa delle relazioni diplomatiche colla
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sia, sebbene fortissimi interessi economici facciano
guardar la Germania anche verso Oriente.8 gennaio 1919.
Ecco perché,
Questi i fatti che hanno prodotta la rottura attuale dei rapporti fra la Russia e la Germania e che resero impossibile l'intervento