Document no. 174
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
Munich, 08 March 1924
Summary
Als Reaktion auf die von General Ludendorff in seiner Verteidigungsrede vorgebrachten Attacken gegen den Heiligen Stuhl erhielt Pacelli eine Note des preußischen Ministerpräsidenten Braun, der im Namen der preußischen Regierung sein tiefes Bedauern über die unbegründeten Angriffe und seine Dankbarkeit für die Unterstützung Preußens durch den Heiligen Stuhl aussprach. Dass die Note mittlerweile schon in der Presse erschienen, zeigt Pacellis Meinung nach ihren vor allem politischen und interessengeleiteten Charakter. Er fügt die Note samt ihrer Veröffentlichung bei und bittet um Weisung. Des Weiteren berichtet der Nuntius, dass die bayerische Regierung nach der seiner Ansicht nach unangemessenen Veröffentlichung der preußischen Note in einer ebenfalls beigefügten Presseerklärung ihre ihm gegenüber erfolgte mündliche Distanzierung vom Vorgehen Ludendorffs publik machte.Subject
Nota del Governo Prussiano circa gli attacchi del Gen. Ludendorff contro il
S. Padre
Mi pervenne iersera una Nota, direttami in data del 5 corrente dal Presidente del Consiglio dei Ministri di Prussia Sig. Braun, del seguente tenore:
"Gli attacchi mossi dal Generale di Fanteria a. D. Ludendorff contro Sua Santità il Papa nel suo discorso di difesa dinanzi al tribunale popolare di Monaco mi danno occasione di significare a Vostra Eccellenza quanto vivamente il Governo prussiano deplori le di lui invettive contro la medesima Santità Sua, tanto più che esso ben sa come infondate siano tali accuse e quale calda riconoscenza la Prussia debba alla Santa Sede per le sue premure a vantaggio della pace e del benessere del popolo prussiano durante e dopo la guerra.
Sebbene quindi il Generale Ludendorff sia una persona puramente privata e, come accusato, cerchi di addurre tutto ciò che a suo parere potrebbe essergli giovevole, il Governo prussiano nondimeno, in considerazione degli ottimi rapporti, che è lieto di avere colla S. Sede, si ritiene obbligato ad
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esprimere
il suo profondo rammarico per il procedimento del Sig. Ludendorff.Sarei particolarmente grato a Vostra Eccellenza, se avesse la bontà di comunicare a Sua Santità il modo di vedere del Governo prussiano al riguardo.
Gradisca ecc."
L'Eminenza Vostra troverà qui acclusa copia del testo originale della Nota in discorso (Allegato I), la quale, a mio umile avviso, è stata ispirata, all'attuale Governo prussiano non dall'attaccamento verso la Santa Sede, ma da chiari scopi di politica interna ed estera. E la prova ne è che la Nota medesima, giuntami, come ho detto, soltanto iersera, è apparsa già stamane, con mia sorpresa, sulla pubblica stampa (Allegato II). Ad ogni modo prego rispettosamente l'Eminenza Vostra a volersi degnare di significarmi, possibilmente per telegrafo, quale risposta debba dare al menzionato Sig. Presidente del Consiglio.
Una volta poi avvenuta quella, a mio subordinato parere, né opportuna né corretta divulgazione, il Governo bavarese, per non restare indietro al prussiano, si è visto nella necessità di rendere noto il passo, su cui ebbi l'onore di riferire all'Eminenza Vostra nel mio rispettoso Rapporto N. 29934 del 3 corrente, ed
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ha fatto perciò pubblicare oggi stesso un comunicato
ufficiale (Allegato III) nei seguenti termini:"Il Governo bavarese ha, immediatamente dopo il discorso di difesa del Generale Ludendorff, espresso verbalmente al Nunzio Apostolico in Monaco Mons. Pacelli il suo vivo rammarico per gli attacchi in esso diretti contro la S. Sede, dichiarando che i medesimi, sotto ogni riguardo ingiustificati, gli erano riusciti straordinariamente penosi e dolorosi".
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico