Document no. 327
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
Munich, 21 September 1919
Summary
Pacelli berichtet Gasparri von der Festnahme des Journalisten Karl Heile in Pasing, der zuvor zusammen mit Wilhelm Koepfl aus einem Gefängnis in Frankfurt an der Oder geflohen war. Er sei im Besitz von teils geheimem Propagandamaterial der Kommunisten gewesen. Heile habe eine erneute Revolution und Einsetzung einer Räterepublik in München geplant, die aber aus unbekannten Gründen nicht zur Durchführung gekommen sei. Der Plan habe vorgesehen, dass am Morgen des Stichtages die Kasernen überfallen werden sollten, nachdem man die Häuser der Offiziere ausgekundschaftet habe. Wer den Soldaten in den Kasernen zu Hilfe kommen wolle, solle sofort erschossen werden. Gleichzeitig sollten alle öffentlichen Gebäude, Einrichtungen und wichtige Straßen besetzt und München vollständig abgeriegelt werden.Subject
Scoperta di un nuovo complotto comunistico in Monaco
Nella notte del 12 corrente un Poliziotto, nella piccola città di Pasing, presso Monaco, scorse su di una panca un individuo dall'aspetto squallido ed abbandonato. Si avvicinò e chiese le di lui generalità. Il miserabile rispose chiamarsi Capitano della Riserva Epphart ed esibì un passaporto intestato allo stesso nome. Egli però fu arrestato e tradotto alla Direzione della Polizia di Monaco. Durante l'interrogatorio, al quale fu ivi sottomesso, risultò che l'arrestato era il sedicente redattore e giornalista Carlo Heile di Hagen in Westfalia, il quale al principio di Settembre era fuggito dalle carceri di Francoforte a / O. insieme con un certo, Guglielmo Koepfl.
È inutile raccontare le avventure rocambole-
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sche dei due, ma è interessante riferire
all'Eminenza Vostra Reverendissima la scoperta che fu fatta nella perquisizione operata
sulla persona del Heile. Egli era infatti in possesso di molti esemplari di circolari
segrete comunistiche, di un manoscritto per una propaganda comunistica nell'esercito
germanico e di due piani di una organizzazione per un nuovo complotto armato onde rovesciare
in Monaco il Governo ed impossessarsi di esso, proclamando di nuovo la Repubblica dei
Consigli e la dittatura del proletariato.Il piano principale della rivolta, che avrebbe dovuto aver luogo al principio di questo mese, e che per ragioni ancora ignote non poté effettuarsi, è per sommi capi il seguente.
All'alba del giorno stabilito dovevano essere assalite le caserme, mentre nella nottata precedente si dovevano rigorosamente sorvegliare le case degli ufficiali. Quelli che tentavano lasciare la casa per correre in aiuto delle truppe dovevano essere immediatamente fucilati. Gli altri notoriamente monarchici dovevano essere allontanati. Per ciascuna caserma poi vi era un piano speciale di as-
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salto. Tutti gli angoli della città dovevano essere
occupati con mitragliatrici. In generale – dice qui lo scritto – è meglio muoiano in
quest'ora tre persone anzi che più tardi trenta. Seguono altre misure per l'assalto alle
caserme. Nello stesso tempo si dovevano occupare militarmente tutti gli edifici pubblici, le
strade di incrocio, le piazze, i depositi ecc. ammazzare tutti i civilisti che portano armi
senza appartenere all'armata rossa. Parimenti dovevasi occupare la ferrovia, come la posta,
il telegrafo ecc. Nessuno poteva entrare o uscire da Monaco. Era proposta infine l'immediata
propaganda comunistica nell'esercito tedesco e l'organizzazione completa dell'armata
rossa.Finora l'Heile non ha dato altre notizie sul suddetto piano di rivoluzione.
Inchinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico