Document no. 4020
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
Munich, 02 November 1917
Summary
Pacelli übersendet einen Bericht über den 400. Jahrestag der Reformation in Berlin und schildert seinen persönlichen Eindruck von der unenthusiastischen Stimmung an diesem protestantischen Feiertag. Dass das Leben an diesem Tag eher einem gewöhnlichen Arbeitstag ähnelt als einem Gedenktag, führt er auf das schlechte Wetter, die Krise im Kanzleramt und den Kriegszustand, aber auch auf die religiöse Gleichgültigkeit der Protestanten zurück. Die leidenschaftslose historische Natur der in den Zeitungen erschienenen Artikel und der Mangel an öffentlich organisierten Feierlichkeiten unterstreichen für ihn diesen Eindruck.Subject
Giorno commemorativo della Riforma protestante in Berlino
Qui accluso ho l'onore di inviare all'Eminenza Vostra Reverendissima una breve relazione intorno al modo in cui è trascorso nella Capitale dell'Impero Germanico il 31 ottobre, giorno commemorativo del 400° anniversario della Riforma protestante. – In primo luogo, il tempo, il quale è un importante elemento in tali casi, si mantenne fin dal mattino freddo e piovoso. Inoltre gli animi erano talmente occupati dalla crisi del Cancellierato, che nessun altro avvenimento poteva aver valore di fronte alla pubblica opinione. Così le strade di Berlino offrivano il consueto aspetto di febbrile attività e di lavoro, ma non già l'apparenza di un giorno di festa, né gli edifici privati o pubblici erano adorni di bandiere, come suol farsi colà in ogni simile occasione. Il pubblico non mostrò in nessun modo di prendere parte alla ricorrenza. Ciò ha naturalmente il suo fondamento nello stato di guerra, il quale spinge l'interesse della popolazione verso tutt'altra direzione che una commemorazione protestantica (sia pur essa il quarto centenario della
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Riforma), come anche dalla indifferenza religiosa di molti, protestanti soltanto di nome. Alcuni giornali hanno bensì pubblicato per la circostanza speciali articoli, ma questi, così per il contenuto come per la forma, appaiono puramente storici, e non erano animati da alcuna critica o passione. Se si aggiunge infine che non ha avuto luogo nessun festeggiamento, almeno pubblico, si ha la completa impressione che, all'infuori delle manifestazioni ufficiali (come il telegramma dell'Imperatore alla Lega Evangelica), quel giorno è passato senza alcun segno di entusiasmo. Chinato al bacio della S. Porpora con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di rassegnarmi
dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico