Document no. 4042
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
Munich, 27 August 1918
Summary
Weisungsgemäß bat Pacelli den Kölner Kardinal Hartmann, auf der Fuldaer Bischofskonferenz den Bischöfen die Wünsche des Papstes in Bezug auf das Werk für die Glaubensverbreitung zu übermitteln. Hartmann berichtete Pacelli am heutigen Tag, dass die deutschen Bischöfe keine Trennung des Xaveriusvereins vom Lyoner Werk für die Glaubensverbreitung geplant haben, man aber wünsche, dass nach dem Krieg auch ein deutscher Vertreter im Zentralrat des Werks vertreten sei. Der Kardinal fügt hinzu, anderslautende Informationen, die immer wieder zum Heiligen Stuhl gelangen, ließen sich auf den aus dem Elsass stammenden Münsteraner Missionswissenschaftler Joseph Schmidlin zurückführen, der fälschlich in Lyon berichte, der Xaveriusverein wolle sich abspalten, während er gegenüber der Reichsregierung behaupte, das Lyoner Werk veruntreue die deutschen Einlagen. Dessen Intrigen sollte ein Riegel vorgeschoben werden.Subject
Per l'Opera della Propagazione della Fede
Non appena mi pervenne il venerato cifrato dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 1281, mi diedi premura d'indirizzarmi all'Eminentissimo Signor Cardinale von Hartmann, pregandolo con ogni delicatezza di portare a conoscenza dei Reverendissimi Vescovi della Germania riuniti a Fulda il desiderio di Sua Santità relativamente all'Opera della Propagazione della Fede.
Ora il sullodato Eminentissimo mi significa di aver comunicato senza indugio la mia lettera ai Vescovi medesimi, dai quali ha avuto l'incarico di significarmi "che l'Episcopato germanico non pensa nemmen lontanamente a separare il Xaverius-Verein dall'Associazione generale di Lione per la Propagazione della Fede; ben però desidera che dopo la guerra un rappresentante della Germania sia ammesso nel Consiglio centrale dell'Opera".
Il Cardinale von Hartmann aggiunge non essere erroneo
29v
il supporre che le contrarie informazioni, le quali
giungono sempre ripetutamente alla Santa Sede, debbano farsi risalire in ultima analisi al
Dr. Schmidlin, Professore di Università in Münster, alsaziano di
nascita. Egli, da una parte, mette in apprensione il Consiglio generale di Lione, a cui fa
credere che la Germania voglia separarsi dall'Opera; dall'altra, invece, riferisce
falsamente al Governo prussiano che gl'ingenti incassi del
Xaverius-Verein sono spediti in Francia, mentre che in realtà essi vengono qui
accumulati, essendo proibito l'invio di danaro nei paesi nemici. L'Eminentissimo conclude
osservando essere evidente quanto danno una tale doppiezza del Professore Schmidlin arrechi
agl'interessi delle missioni, e come sarebbe da desiderarsi che fosse posto un freno ai di
lui intrighi. Nel riferire quanto sopra all'Eminenza Vostra, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione mi pregio confermarmi
di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Über "128"
wurde hds. "194?" eingefügt, vermutlich vom Empfänger.