Document no. 448
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
Munich, 07 April 1918
Summary
Nach Erhalt von Gasparris Schreiben vom 6. Januar 1918 hat Pacelli an Unterstaatssekretär von dem Bussche geschrieben und dargelegt, was der Heilige Stuhl bereits zugunsten Arthur Geisslers getan hat und was er sich noch vorgenommen hat, zu tun. Am 23. Januar hat der Unterstaatssekretär hierüber seine Anerkennung ausgesprochen. Nunmehr ist Pacelli das beiliegende Schreiben desselben vom 5. Juli zugegangen, aus dem hervorgeht, dass nach Informationen der Reichsregierung Geissler in seinem Pariser Gefängnis so behandelt wird, dass sein Leben in Gefahr ist. Daraufhin hat die Reichsregierung über die Schweizer Gesandtschaft der französischen Seite mitteilen lassen, dass ohne eine augenblickliche Änderung der Verhältnisse künftige Bitten um eine bessere Behandlung französischer, von deutschen Gerichten verurteilter Untertanen nicht mehr erhört und gewährte Erleichterungen zurückgenommen würden. Von dem Bussche bittet auch um eine neuerliche päpstliche Intervention zugunsten Geisslers, was Pacelli unterstützt, besonders um den künftigen Einsatz der Nuntiatur für die französischen Kriegsgefangenen nicht noch schwerer zu machen.Subject
Per il Signor Arturo Geissler
Non appena mi giunse il venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 51410 del 6 Gennaio scorso, ebbi cura di render noto a S. E. il Signor Barone von dem Bussche, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri di Berlino, quanto la Santa Sede aveva già fatto e quanto si proponeva tuttora di fare in favore del Signor Arturo Geissler 1, così instantemente raccomandato dal Governo Imperiale. Il Signor Barone non mancò di esprimermi al riguardo, con foglio in data del 23 di quello stesso mese, tutta la sua riconoscenza per le premurose sollecitudini della Santa Sede.
Ora egli mi ha diretto sullo stesso argomento una nuova lettera N. IIIa 3951/35718 del 5 corrente, che ho l'onore d'inviare qui acclusa in copia all'Eminenza Vostra. Secondo le informazioni giunte a Berlino, il Geissler sarebbe sottoposto
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nel carcere di Parigi ad un trattamento tale da mettere in
pericolo la stessa sua vita. In seguito a ciò il Governo Imperiale ha dichiarato a quello
francese per il tramite della Legazione di Svizzera che, qualora
un simile stato di cose non venga a cessare nel più breve termine, esso rifiuterà in
avvenire di accogliere le domande di miglioramento a favore di sudditi francesi condannati
dai tribunali tedeschi, ed inoltre dovrà pensare a togliere a tutti i sudditi anzidetti, i
quali scontano attualmente la loro pena per delitti politici nelle carceri della Germania, i
vantaggi ad essi prima accordati di fronte ai delinquenti comuni. Il Signor SottoSegretario
di Stato manifesta infine il desiderio che anche il Santo Padre
faccia valere colla massima sollecitudine la Sua influenza presso il Governo francese affine
di sollevare la triste sorte del menzionato Signor Geissler. Oso raccomandare anche io vivamente la cosa all'inesauribile bontà dell'Eminenza Vostra, sia perché trattasi, a quanto sembra, di recar soccorso ad un infelice, sia per riguardo al Signor Barone von dem Bussche che è grande interesse della Santa Sede di aver favorevole, sia finalmente perché le minacciate rappresaglie renderebbero sempre più malagevole la già difficilissima azione della Santa Sede medesima e di questa Nun-
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ziatura Apostolica
a vantaggio dei condannati francesi. Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑"Arturo Geissler" hds. in blauer Farbe
unterstrichen, vermutlich vom Empfänger.