Document no. 5684
Gasparri, Pietro to Pacelli, Eugenio
Vatican, 04 December 1921

Summary
Gasparri führt seine bereits im persönlichen Schreiben vom 29. November dargelegte Besorgnis näher aus, dass ein eigenständiges Bayernkonkordat als ein Schritt zur politischen Trennung Bayerns angesehen werden könnte, was zu einem verheerenden Gegensatz von Kirche und deutschem Nationalgefühl führen könnte. Er berichtet von einem Gespräch mit dem deutschen Botschafter beim Heiligen Stuhl von Bergen über die entsprechende Position der Reichsregierung. Diese lehne ein eigenständiges Bayernkonkordat zum einen ab, da man den Sinn eines internationalen Vertrags für einen Teil des Reichs nicht verstehe, und zum anderen, weil dann auch Preußen ein eigenes Konkordat fordern würde. Die Reichsregierung habe hingegen ein großes Interesse an einem das ganze Reich abdeckenden Konkordat, das dessen Einheit bestätigen würde. Gasparri sieht als ideale Lösung des Problems ein Konkordat für das ganze Reich inklusive Bayerns mit dem Zugeständnis, dass sich Bayern aufgrund seiner mehrheitlich katholischen Bevölkerung in gewissen Punkten wie der Schulfrage direkt mit dem Heiligen Stuhl verständigen könne. Von Bergen habe eine solche Lösung selbst in Berlin vorgeschlagen und gehe davon aus, dass sowohl das Reich als auch Bayern mit diesem Weg einverstanden wären. Gasparri bittet Pacelli, diese Vorschläge bei der Beantwortung der dritten Frage seines persönlichen Schreibens zu beachten.
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Personale
Monsignore Car.mo.
Avrete ricevuto la mia lunga lettera personale scrittavi il giorno1 pochi giorni or sono. Da essa avrete veduto quali sono le mie preoccupazioni; in poche parole, io temo che un Concordato separato con la Baviera sia <non senza ragione>2 ritenuto prima o poi3 un passo ed una spinta verso la separazione politica, il che creerebbe <creando così>4 una opposizione fra la Chiesa ed il sentimento nazionale di un popolo come il tedesco, opposizione che io ritengo sarebbe disastrosa per la Chiesa.
Ora vi riferisco una conversazione interessante avuta in proposito venerdì scorso con questo Ambasciatore di Germania.
Io gli domandai:
216v
Mi dica, Ambasciatore, come è veduto dal Governo centrale di Berlino un Concordato separato con la Baviera.
Non è veduto bene, rispose, per due ragioni. In primo luogo perché non si comprende (ovvero si comprende molto bene!?!) un Concordato separato per una parte della Germania, come non si comprenderebbe un trattato internazionale separato con altra Potenza. In secondo luogo perché se la Baviera ha il suo Concordato separato, anche la Prussia vorrà avere il suo; ed allora dove andiamo?
Cosicché il Governo di Berlino respinge assolutamente un Concordato separato con la Baviera?
A5 Il Governo di Berlino desidera vivamente un Concordato per tutta la Germania, che conferma <confermerebbe>6 (fra le altre ragioni) l'unità dell'Impero-Repubblica. Però per non urtare troppo la Baviera ed evitare gli inconvenienti accennati, ammetterebbe volentieri
217r
la soluzione seguente = Un Concordato per tutta la Germania compresa la Baviera; e la Pruss7 in esso si porrebbe un articolo che dicesse presso a poco così: Trovandosi la Baviera, a causa della sua popolazione cattolica 8 in grande maggioranza cattolica, in circostanze particolari, il Governo Bavarese su tali e tali punti si intenderà direttamente con la Santa Sede = Questi punti sarebbero specialmente la scuolaIn tal modo9
Il Governo di Berlino e poi il Parlamento accetterebbero una simile conciliazione delle due parti?
L'accetterebbero: io stesso10, durante il mio ultimo soggiorno a Berlino, ègli11 si è parlato spesso ed a lungo di questo soggetto delicato: io stesso ho suggerito la soluzione indicata, che il Governo accettava e mi sembra che dovrebbe accettare anche il Governo Bavarese <la Baviera>12 che in fondo avrebbe il suo piccolo Concordato a parte, ma allo stesso tempo entrerebbe nel Concordato generale della Germania.
217v
Così terminò la nostra conversazione. Come vedete, espone meglio e completa il terzo dubbio che nella mia precedente lettera sottoponevo al vostro esame. Voi dunque nella vostra risposta tenete presente questa soluzione che, a dire dell'Ambasciatore, accetterebbe il Governo centrale e che utilizzerebbe tutto il vostro lavoro già fatto o da farsi in Baviera, lo utilizzerebbero, dico, si13 o per il Concordato germanico o per quello bavarese.
Distinti saluti
P. C. Gasparri
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Recommended quotation
Gasparri, Pietro to Pacelli, Eugenio from 04 December 1921, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 5684, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/5684. Last access: 21-12-2024.
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