Document no. 7673
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
Munich, 20 June 1917
Summary
Pacelli übersendet die Antwort Erzberges zum Vorschlag der belgischen Regierung über den Austausch von zivilen belgischen und deutschen Kriegsgefangenen. Erzberger teilt die Auffassung der Reichsregierung mit, dass das Abkommen erst nach der Freilassung der gegen das internationale Recht in den deutschen Kolonien inhaftierten Kriegsgefangenen ausgeführt werden kann. Da die belgische Regierung den gesetzten Termin zur Freilassung nicht eingehalten habe, sieht sich die Reichsregierung zu Repressalien gezwungen. Erzberger kritisiert das Verhalten der belgischen Regierung, da sie das Ergebnis der langen Verhandlungen gefährde. Pacelli wird sich bei seiner anstehenden Reise nach Berlin bei der Reichsregierung für eine Annahme des belgischen Vorschlags einsetzen und bittet Gasparri, bei der belgischen Regierung Konzessionen für die deutschen Kriegsgefangenen in den Kolonien zu erwirken.Subject
Scambio dei prigionieri civili tedeschi e belgi
Facendo seguito al mio cifrato del 31 maggio p. p. relativo alla proposta del Governo belga per lo scambio dei prigionieri civili tedeschi e belgi, son dolente di partecipare a Vostra Eminenza Reverendissima che ho ora ricevuto dal Signor Erzberger la seguente comunicazione:
"L'accomodamento fra i Governi belga e tedesco può essere effettuato, dal punto di vista del Governo Imperiale, soltanto allorché il Belgio libererà i prigionieri fatti contro il diritto internazionale nelle nostre Colonie. Il Belgio li tratta terribilmente male. Donne malate dovettero senza aiuto percorrere la faticosa via attraverso i tropici in rapide marcie. Non furono protette in nessun modo nella loro salute. Quando esse giunsero alla costa, erano completamente esaurite e molte di esse gravemente danneggiate
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per tutta la vita nel loro organismo. Fu fissato al Governo
belga un termine per la liberazione di questi prigionieri; altrimenti noi saremmo stati
costretti ad usare rappresaglie. Mi riuscì di ottenere che questo termine fosse prolungato.
Il Belgio non ha liberato questi prigionieri, e perciò noi dobbiamo da parte nostra attuare
le rappresaglie. Soltanto quando questo scambio sarà compiuto, il Governo tedesco è pronto a
venire agli accordi come propone il Governo belga. Io trovo la condotta del Governo belga
molto insensata; esso commette una grave ingiustizia dal punto di vista del diritto
internazionale e pregiudica i suoi propri desideri, quando, dopo lunghe trattative,
improvvisamente ora complica con una nuova proposta la questione della liberazione dei
prigionieri africani."In occasione del mio imminente viaggio a Berlino procurerò (cosa, tuttavia, ben difficile) di far comprendere a quei Signori che, siccome nella proposta del Governo belga si parla di prigionieri civili ovunque catturati, qualora il progettato accomodamento fosse accettato dal Governo Imperiale, tutti i prigionieri tedeschi delle Colonie, (colla sola eccezione
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degli uomini validi dai 17 ai 45 anni e dei condannati od
imputati per delitti comuni o contro la sicurezza dello Stato) rimarrebbero eo ipso
liberati e quindi sarebbero senz'altro quasi completamente tolti gl'inconvenienti sopra
lamentati, se pure rispondono a verità. Intanto, però, pregherei Vostra Eminenza a voler, da
parte Sua, agire presso il Governo belga affine di ottenere possibilmente qualche
concessione a favore dei prigionieri coloniali suddetti, giacché ciò, com'è naturale,
contribuirebbe a facilitare il raggiungimento del desiderato accordo. Dopo di ciò, chinato al bacio della S. Porpora con sensi di sommo rispetto e di profonda venerazione ho l'onore di rassegnarmi
della Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico