TEI-P5
Dokument-Nr. 1167
Eminenza Reverendissima,
Com'ebbi già a prevenire Mons. Sostituto della Segreteria di Stato
, il 1° corrente mi sono recato a
Berlino, per prendere parte al pranzo officiale, che il Presidente del Reich
Sig. Ebert
ha offerto la sera del giorno anzidetto. Erano
presenti il Cancelliere
ed i Ministri del Reich, i
Capi-Missione del Corpo diplomatico, nonché i capi dei partiti politici, in tutto settanta
persone. A me fu assegnato il primo posto, a destra della Signora Ebert.
Ho profittato di questa breve permanenza in quella Capitale per intrattenermi col Sig. Ebert, col Cancelliere, col Ministro dell'Interno
, col relatore per gli affari
della S. Sede nel Ministero degli Esteri Prof. Delbrück
, e
con altri personaggi, circa la questione del Concordato per il
Reich
.
Da tutti questi colloqui ho tratto la conferma di quanto
per i noti motivi di
politica estera (ai quali nei Ministri cattolici si uniscono senza dubbio le ragioni di
ordine religioso) sembra desiderare sinceramente la conclusione del Concordato anzidetto.
Naturalmente il Governo stesso proporrà modificazioni ed aggiunte ai punti
già da me presentati in2 nome della S. Sede, ed io ho fatto di nuovo intendere che la
S. Sede medesima non sarà aliena dal prenderle in seria e benevola considerazione. Nel
Ministero degli Esteri si lavora adesso per redigere un Memorandum al riguardo, e spero che prima della ufficiale trasmissione
esso mi verrà comunicato in via privata e confidenziale, affinché io possa fare previamente
le necessarie osservazioni. – La difficoltà maggiore deriva dalla resistenza, che si prevede
sarà mossa dalla Prussia
. Il Governo del Reich si propone di
esercitare prossimamente su di essa una forte pressione, di cui però l'esito è ben lungi
dall'essere sicuro. Se la Prussia si ostinerà nella sua opposizione, le trattative
difficilmente potranno essere proseguite; se essa invece cederà, sarà più agevole di aver
ragione di altri minori Stati anticattolici, come
,
la Turingia
, il Mecklenburg-Schwerin
, il Brunswick
.
A proposito della Sassonia, non ho mancato di lamentarmi energicamente coi sunnominati personaggi e col Ministro sassone accreditato a Berlino
per le misure ingiuste e persecutrici, che quel Governo socialista,
aizzato, del resto, dalla Lega evangelica
e da funzionari tedesco-nazionali
, ha anche recentemente preso nei riguardi della Chiesa
cattolica. Ivi, invero, si minaccia, contro la formale dichiarazione a me fatta già dal
Ministro Presidente Sig. Buck
(Rapporto N. 21078 del 2 Luglio 1921), di sopprimere, dopo il <in
seguito al>3ripristinamento della diocesi di Meissen
, l'onorario al nuovo Vescovo
ed il soddisfacimento delle altre prestazioni finanziarie
finora dovute dallo Stato, e si è altresì proibito al
Vescovo medesimo di visitare le scuole cattoliche in Lipsia ed in Chemnitz. Ho avuto dal
Governo del Reich la promessa che agirebbe sul Gabinetto sassone allo scopo di
appianare i lamentati incidenti.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Online seit 14.05.2013.
Dokument-Nr. 1167
Pacelli, Eugenio
an Gasparri, Pietro
München, 03. Dezember 1921
Regest
Am 1. Dezember 1921 nahm Pacelli in Berlin an einem Abendessen bei Reichspräsident Ebert teil. Er nutzte die Gelegenheit, um mit Ebert, Reichskanzler Wirth, Reichsinnenminister Köster, dem Vatikanreferenten im Auswärtigen Amt Delbrück und weiteren Personen über das Reichskonkordat zu sprechen. Er hält den Wunsch der Reichsregierung, ein Reichskonkordat abschließen zu wollen, für aufrichtig. Seine Punktation II wird derzeit seitens der Reichsregierung geprüft und Pacelli hofft, die Antwort des Außenministeriums vor dem offiziellen Versand auf vertraulichem Weg zu erhalten. Das größte Hindernis für das Reichskonkordat ist Preußen, auf das die Reichsregierung Druck ausüben wird, weil das Zurückweichen Preußens den Widerstand anderer anti-katholischer Länder mildern wird. Mit Blick auf die Lage der Kirche in Sachsen beklagte sich der Nuntius über die angedrohte Streichung der bischöflichen Mensalgüter und der weiteren Staatsleistungen. Die Reichsregierung sagte Pacelli diesbezüglich ihre Unterstützung zu.Betreff
Viaggio a Berlino. – Concordato per il Reich
Com'ebbi già a prevenire Mons. Sostituto della Segreteria di Stato



Ho profittato di questa breve permanenza in quella Capitale per intrattenermi col Sig. Ebert, col Cancelliere, col Ministro dell'Interno



Da tutti questi colloqui ho tratto la conferma di quanto
28v
ebbi già l'occasione di accennare all'Eminenza Vostra nel mio precedente rispettoso Rapporto
N. 223531 del 16 Novembre
p. p. – Il Governo del Reich

29r
la Sassonia



A proposito della Sassonia, non ho mancato di lamentarmi energicamente coi sunnominati personaggi e col Ministro sassone accreditato a Berlino







Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑"N. 22353" hds. unterstrichen,
eventuell von Gasparri, Randbemerkung: "m." [= manca].
2↑"punti […] in" unterstrichen, eventuell von
Gasparri.
3↑Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.