Dokument-Nr. 1018
Schioppa, Lorenzo
an Gasparri, Pietro
München, 14. Februar 1920
Regest
Schioppa berichtet über den Besuch von Theodor Freiherr von Cramer-Klett, der in Berlin bei der Reichsregierung eine Besprechung über die Lage in Italien und die Errichtung einer diplomatischen Vertretung beim Heiligen Stuhl hatte. Wunsch der Reichsregierung sei es, die preußische Gesandtschaft beim Heiligen Stuhl in eine deutsche Botschaft umzuwandeln. Vorläufig wäre man bereit, die Präsenz der bayerischen Gesandtschaft zu dulden, in der Erwartung, dass die Bayerische Volkspartei den Widerstand des Ministerpräsidenten Johannes Hoffmann aufzuweichen vermag. Cramer-Klett hält die Umwandlung für annehmbar, sowohl wegen der Notwendigkeit einer Reichsvertretung beim Heiligen Stuhl als auch wegen der nicht durchführbaren Wiederherstellung des früheren Zustandes. Der Erzbischof von München und Freising, Michael von Faulhaber, fürchtet aber eine definitive Ausschaltung der bayerischen Gesandtschaft durch die Hand von Kirchenfeinden. Cramer-Klett teilt diese Meinung nicht und möchte die Ansicht des Papstes erfahren. Er habe Schioppa außerdem mitgeteilt, dass die Errichtung einer Apostolischen Nuntiatur in Berlin nach Angaben des Sprechers für vatikanische Angelegenheiten im Auswärtigen Amt, Werner Freiherr von Grünau, in Berlin sehr erwünscht sei. Der Reichsfinanzminister Matthias Erzberger habe – mit seinem üblichen Optimismus, wie Schioppa notiert – Cramer-Klett die Umwandlung der preußischen Gesandtschaft beim Heiligen Stuhl in eine deutsche Botschaft spätestens für den 1. März 1920 zugesichert.Betreff
Rappresentanza diplomatica germanica presso la Santa Sede
È venuto a vedermi il Signore Barone Cramer-Klett



Il Governo dell'Impero tiene sommamente a trasformare la Legazione Prussiana presso la Santa Sede in Ambasciata; e, per secondare il venerato desiderio del San-
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to Padre


Il Signor Barone crede che tale proposta potrebbe accettarsi; 1.) perché se la Legazione Prussiana non fosse trasformata in Ambasciata Germanica, il "Reich", come tale, non sarebbe rappresentato presso la Santa Sede, giacché oramai la tendenza prevalente è che il "Reich" stesso non si debba considerare più unificato con la Prussia; e quindi la Legazione suddetta non potrebbe per sé rappresentare più che la sola Prussia; 2.) perché può ben prevedersi che la soluzione delle accennate questioni
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fra la Baviera e la Santa Sede andrà molto per le lunghe e perciò non vi sarebbe a temere di
una prossima abolizione della Legazione Bavarese; 3.) perché, una volta creata l'Ambasciata
Germanica, non pare possibile che essa venga di nuovo ridotta al rango di Legazione, nel
caso che il Governo Bavarese domandi, in seguito, che la sua Legazione presso la Santa Sede
da provvisoria diventi permanente; infine 4.) perché non è più possibile lo statu quo
ante. Il Governo Centrale ha tutto l'interesse a mostrare che la Prussia non ha più
l'egemonia in Germania. Ora una Legazione Prussiana presso la Santa Sede rappresenterebbe
proprio il contrario.Lo stesso Signor Barone mi affermava che Monsignor Arcivescovo di Monaco

Il Signor Barone Cramer-Klett desidererebbe co-
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noscere intanto
l'Augusto Pensiero di Sua Santità <al riguardo>1.Egli crede che se il Governo Centrale potesse eventualmente dire alla
Prussia che tale è anche il desiderio della Santa Sede, sarebbe più facile forse ottenerne
il consenso.Il mio interlocutore inoltre mi ha dichiarato che il Signor von Grünau



Infine il menzionato Signor Barone mi diceva che, avendo parlato della questione col Signor Ministro Erzberger

Inchinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilmo Devmo Obblmo Servo
Lorenzo Schioppa
Uditore
1↑Masch.
eingefügt.