Dokument-Nr. 1119
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 07. August 1925
Regest
Weisungsgemäß sendet Pacelli den Entwurf einer Denkschrift des bayerischen Gesandten beim Heiligen Stuhl Ritter zu Groenesteyn zurück, der vorschlägt, wie die bayerische Regierung über kirchliche Ernennungen informiert werden soll. Der Nuntius berichtet, dass er eine Kopie des Beauftragungsschreibens an Ritter zu Groenesteyn vorab und vertraulich vom bayerischen Außenministerium erhielt, die er dem Kardinalstaatssekretär nun weiterleitet. Er begrüßt den Wunsch der Regierung, das Informationsprocedere zu vereinheitlichen, beurteilt die im Entwurf gewünschte Benachrichtigung in der bisher üblichen Form der Abschrift der päpstlichen Ernennungsbulle aber als unnötig. Vielmehr hält er eine Information des Außenministeriums etwa durch den Nuntius für ausreichend, zumal das Beauftragungsschreiben an den Gesandten, aus dem Pacelli den entsprechenden Passus zitiert, für Alternativen offen ist. Der Nuntius schließt mit dem Hinweis, dass der Münchener Erzbischof Kardinal Faulhaber seine Einschätzung teilt.Betreff
Comunicazione al Governo delle nomine alle Sedi arcivescovili e vescovili, alle
Dignità, ai Canonicati e Vicariati nei Capitoli metropolitani e cattedrali in
Baviera
Insieme al relativo Allegato, che qui accluso compio il dovere di ritornare all'Eminenza Vostra Reverendissima, mi è pervenuto il venerato Dispaccio N. 44379 in data del 31 Luglio p. p., relativo al modo con cui dovrà essere data al Governo bavarese comunicazione della provvista delle Sedi arcivescovili e vescovili, delle Dignità, dei Canonicati e Vicariati nei Capitoli metropolitani e cattedrali.
Il Ministero degli Esteri mi aveva già dato confidenzialmente conoscenza delle istruzioni impartite su tale oggetto a cotesto Sig. Ministro, Barone de Ritter, ed io, alla mia volta, mi do premura di trasmettere, egualmente qui unita ed in via strettamente riservata, all'Eminenza Vostra copia delle istruzioni medesime. Il desiderio del Governo che detta comunicazione sia compiuta in maniera uniforme sembrami del tutto legittimo. Parmi invece non necessario, e forse anche men conveniente e decoroso, che in occasione della prov-
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vista delle Sedi arcivescovili e vescovili, delle
Dignità, dei Canonicati ecc. riservati alla S. Sede debbasi rimettere al Governo copia
della Bolla Pontificia, essendo, se non m'inganno, sufficiente che, ad es., il Nunzio
Apostolico porti la relativa nomina a cognizione del Ministero degli Esteri colle
indicazioni del caso, alla stessa guisa come l'Ordinario notifica al Ministero del Culto le
nomine da lui compiute. Aggiungo che il suaccennato modo è ammesso anche nelle anzidette
istruzioni del Ministero degli Esteri, nelle quali si legge: "Senza pregiudizio della previa
interrogazione da farsi al Governo a norma dell'articolo 14
§ 1 del nuovo Concordato, la definitiva nomina di un
Arcivescovo o Vescovo potrebbe essere portata dalla S. Sede a conoscenza del Ministero
degli Esteri, che ne darà alla sua volta comunicazione al Ministero dell'Istruzione e del
Culto, mediante l'invio di una copia della Bolla ovvero in altra guisa colla
indicazione del momento, eventualmente diverso dalla data della Bolla stessa, della entrata
in vigore del conferimento dell'ufficio. Nei casi, in cui Sua Santità il Papa conferisce
Dignità od anche Canonicati ecc. in base ai diritti pontifici di riserva, potrebbe
procedersi nello stesso modo ovvero imporre ai nominati l'obbligo di presentare al
Ministero dell'Istruzione e del Culto copia della Bolla di nomina".43r
L'Eminentissimo Sig. Cardinale
Faulhaber, Arcivescovo di Monaco, da me interrogato al riguardo, mi ha dichiarato
che divide pienamente il surriferito parere.Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico