Dokument-Nr. 11286
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 12. August 1924

Regest
Pacelli teilt mit, dass er den Zentrumspolitiker Felix Porsch über die Entscheidung des Heiligen Stuhls in Bezug auf die Formulierungen für die Behandlung der Römischen Frage bei der anstehenden Generalversammlung der deutschen Katholiken in Hannover informierte. Damit die Römische Frage nicht als eine ausschließlich italienische Angelegenheit erscheint, möchte der Präsident der Generalversammlung der deutschen Katholiken Löwenstein die Hinweise auf das italienische Volk sowie auf die italienische Presse und liberale Partei, die bei den Katholikentagen von Frankfurt und München schon genutzt wurden, dieses Mal abschwächen. Der Fürst bittet auch um die Einleitung des Seligsprechungsverfahrens für Papst Pius X., der in Deutschland zunehmend an Verehrung gewinnt. Auch über die Heiligsprechung Petrus Canisius' möchten die Organisatoren des Katholikentags eine Resolution verabschieden.
Betreff
Sul prossimo Congresso generale dei cattolici della Germania in Hannover
Eminenza Reverendissima,
Non appena mi pervenne il venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 32451 del 7 Luglio p. p, mi diedi premura di comunicare al Sig. Consigliere intimo Dr.  Porsch la mente della S. Sede circa la formula concernente la "questione romana" da adoperarsi nel prossimo congresso generale dei cattolici tedeschi in Hannover.
Ora però il Sig.  Principe Luigi di Loewenstein , Presidente del Comitato centrale, mi scrive esprimendo alcuni dubbi sulla opportunità di usare anche questa volta la stessa formula dei Congressi di Francoforte e di Monaco, nella quale, egli osserva, "veniva così fortemente accentuata la posizione presa dal popolo italiano, ed in particolare dalla stampa e dal partito liberale italiano". "Tre anni or sono (continua il Sig. Principe), al tempo del Congresso di Francoforte, questo nuovo orientamento della pubblica opinione in Italia era un fatto del tutto nuovo, e quindi così importante per il mondo cattolico, che la nostra risoluzione doveva necessariamente riferirsi ad esso. Temo però che, se ora per la terza volta noi diamo a questo lato della questione un così stra-
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ordinario rilievo, si potrebbe alla fine destare l'impressione che la questione romana è una questione politico-italiana, la quale non riguarda l'intiero mondo cattolico. Naturalmente ben riconosco che il ristabilimento di una situazione tollerabile per la S. Sede dipende essenzialmente dalla posizione che prende al riguardo il popolo italiano. Ma altro sarebbe il far apparentemente dipendere soltanto da ciò la soluzione della questione". Egli conclude quindi chiedendo "se sia lecita una nuova redazione, la quale, pur conservando in tutte le sue parti essenziali l'anzidetta formula, faccia meno risaltare la posizione dell'opinione pubblica in Italia":
Il sullodato Principe passa poi a toccare nella medesima lettera i due altri seguenti punti:
"Dietro un suggerimento pervenutomi, avrei il desiderio di fare altresì approvare in Hannover una risoluzione, nella quale il S. Padre verrebbe rispettosamente pregato di introdurre ben presto il processo di Beatificazione e Canonizzazione del Grande Papa Pio X. Fra i cattolici della Germania cresce sempre più la venerazione verso questo Santo Pontefice. Si aggiunga che i Suoi paterni ammonimenti, specialmente in riguardo al modernismo, non hanno purtroppo trovato dappertutto nella Germania cattolica l'accoglienza, che sarebbe dovuta alla parola del Vicario di Cristo. Tanto più vivo è quindi il bisogno di venerare Pio X., la Cui
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azione provvidenziale vien sempre più chiaramente riconosciuta. – Mi è stato inoltre confidenzialmente comunicato che il S. Padre si propone di procedere nell'anno prossimo alla Canonizzazione del B.  Pietro Canisio ed alla sua elevazione a Dottore della Chiesa. Noi cattolici tedeschi vogliamo, come è ben comprensibile, reclamare per noi questo secondo Apostolo della Germania, e perciò desidereremmo di adottare anche per il B.  Pietro Canisio una risoluzione simile alla precedente". La lettera termina domandando se queste due manifestazioni riuscirebbero gradite a Sua Santità.
Nel pregare pertanto l'Eminenza Vostra a volersi degnare di significarmi con sollecitudine quale risposta debba dare al più volte menzionato Sig. Principe, m'inchino umilmente al bacio della S. Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 12. August 1924, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11286, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11286. Letzter Zugriff am: 08.10.2024.
Online seit 18.09.2015, letzte Änderung am 26.02.2020.