Dokument-Nr. 17431
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 10. März 1929
Regest
Pacelli übersendet die Antwort des Ministerialrats im Reichsfinanzministerium Prugger, der wiederum die Position des Reichskommissars für die Ablösung der Reichsanleihen Schultzenstein wiedergibt. Dieser ist zwar damit einverstanden, den Konsultor an der deutschen Botschaft beim Heiligen Stuhl Steinmann zu seinem Sonderbeauftragten zu ernennen, damit dieser die fraglichen Dokumente der Anleihen alten Besitzes überprüft. Allerdings muss nach der rechtlichen Organisation der Reichschuldenverwaltung ein Beamter derselben die fiskalische Verantwortung übernehmen. Schultzenstein versichert, dass der für diese Aufgabe vorgesehene Oberfinanzrat Dieben sich innerhalb präziser Weisungen bewegen und die Autorität der vatikanischen Verwaltung vollkommen respektieren wird. Prugger bietet an, sich vor der Abreise Diebens persönlich mit ihm zu treffen, damit die Angelegenheit für beide Seiten sowohl auf der sachlichen als auch auf der persönlichen Ebene zufriedenstellend geregelt wird. Pacelli erschien es in Anbetracht der Weisung, dass das Kommen des Oberfinanzrats angenommen würde, wenn nicht darauf verzichtet werden könnte, nicht für angebracht, weiter zu insistieren. Er bittet um eine endgültige Entscheidung.Betreff
Titoli germanici di antico possesso
Egli mi ha ora risposto colla qui acclusa lettera in data dell'8 corrente, nella quale mi partecipa che il Sig. Commissario, pur avendo ripetutamente affermato di essere d'accordo che il Rev.mo Mons. Steinmann eseguisca quale delegato speciale la verifica dei titoli medesimi, ha tuttavia richiamato l'attenzione sulla circostanza che l'organizzazione giuridica dell'Amministrazione dei Debiti del Reich non gli consente di affidare tale compito esclusivamente al prelodato Monsignore, senza che un funzionario della suddetta Amministrazione ne assuma la responsabilità fiscale. Il Commissario ha nuovamente assicurato che per mezzo di speciali istruzioni notificherà al Sig. Dieben, Consigliere per le finanze dello Stato, di restringere la sua collaborazione nei limiti dello stretto necessario voluto dalla legge, in modo che si abbia incondizionata-
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mente e pienamente riguardo al decoro ed
all'autorità dell'Amministrazione Vaticana. Non mancherei poi, aggiunge
il Sig. Prugger, di intrattenermi io stesso col menzionato Sig. Dieben prima della
sua partenza per Roma, standomi particolarmente a cuore che l'affare sia regolato in modo
soddisfacente per entrambe le parti, non solo oggettivamente, ma anche
personalmente.Poiché V.E. in un biglietto annesso al citato Dispaccio osservava che, "se proprio non si potesse fare a meno della venuta del Commissario, si accetta anche tale proposta", non mi è sembrato conveniente di insistere ulteriormente al riguardo. In attesa pertanto della definitiva decisione dell'E.V., m'inchino