Dokument-Nr. 19375
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 23. März 1927
Regest
Pacelli übersendet einen in der Beilage der Germania erschienenen Artikel des Dominikaners Franziskus Stratmann mit dem Titel "Friedensbewegung und Rechtsregierung". Darin schreibt Stratmann, dass es der politischen Rechten nicht gelingt, die von ihr verbreiteten Theorien umzusetzen, sodass es seiner Meinung nach einer Linken bedarf, die sie kontrolliert. Den linken Parteien schreibt der Autor große Verdienste zu, darunter die Sorge um soziale Gerechtigkeit und die Wiedervereinigung der Völker, die für ihn essentiell zum Christentum dazugehören und nicht weniger wichtig sind als die Schulfrage, die Konkordate oder andere politisch-kirchliche Belange. Stratmann ruft dazu auf, die Linke nicht länger zu verteufeln, sondern in ihren Zielen die Grundsätze des frühen Christentums zu sehen. Pacelli zufolge ist Stratmanns Artikel für Katholiken verwirrend, da er offen dazu aufruft, gemeinsame Sache mit den linken Parteien zu machen. Man riet ihm aber, so der Nuntius, sich über den Artikel nicht beim Provinzial der Dominikaner-Provinz Teutonia Petrus Louven zu beschweren, da er dadurch nichts erreichen würde. Pacelli teilt jedoch mit, dass sich die Berliner Studenten vor einigen Jahren an den Breslauer Erzbischof Kardinal Bertram wandten und die Absetzung des damaligen Studierendenseelsorgers Stratmann forderten, da dieser dem Sozialismus offen zugeneigt war. Dieser wurde daraufhin ins Rheinland versetzt. Im Jahre 1926 wurde Stratmann jedoch erneut nach Berlin entsandt, wo er die St.-Maria-Victoria-Kuratie übernahm. Pacelli bittet Gasparri, ihm mitzuteilen, ob gegebenenfalls der Generalmagister der Dominikaner Buenaventura García de Paredes eingeschaltet werden soll.Betreff
Trasmettesi articolo del R. P. Francesco Stratmann O. P. sul
"movimento per la pace e governo di destra"
In esso il suddetto Padre scrive tra l'altro che, siccome manca alla destra l'attuazione di quelle belle teorie che va predicando, così "è necessario ed urgente di darle una sinistra che la controlli in tutto. Nulla è più nauseante del farisaismo. I Farisei al tempo di Gesù Cristo stavano interamente a destra, e come questi uomini tradizionalisti, autoritari e dominatori, questi conservatori di ieri quasi dimentichi dell'altro ieri, questi nazionalisti del giudaismo, odiarono Gesù Cristo per la larghezza del suo spirito e del suo cuore, per la sua benevolenza verso i Samaritani ed i soldati esteri di occupazione, per la verità che diceva alla sua propria gente, e cioè più ancora ai grandi, ai nobili ed ai potenti che al popolo, come, dico, questi uomini di destra e rappresentanti della legittima autorità
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e della tradizione odiarono e
disprezzarono Gesù Cristo e lo citarono dinanzi ai tribunali come novatore e rivoluzionario,
così, per l'appunto, oggi i rappresentanti della cultura integrale di una politica di
destra farebbero accusare e giudicare Gesù Cristo come uomo di sinistra e
traditore della patria".Grandi meriti particolari e positivi, aggiunge l'autore dell'articolo, si trovano anche nel partito di sinistra, specialmente il suo "sentimento per la giustizia sociale, per la fratellanza e la riconciliazione dei popoli. Si può concepire un Cristianesimo pratico senza queste cose? Sono esse meno importanti che la scuola confessionale , i Concordati ed altri interessi politico-ecclesiastici?
Cristianesimo ed anticristianesimo si trovano nella destra e nella sinistra ... Noi abbiamo biasimato tutto ciò che venne dalla sinistra, anche quando in essa si spiegò improvvisamente una bandiera del primitivo Cristianesimo. Questa bandiera ci è stata presa non già nel combattimento, ma senza sforzo, mentre noi dormivamo il sonno del giusto. La bandiera della giustizia sociale e della pace dei popolo ci reclama come suoi antichi possessori ...
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Intanto essa si trova
pure presso i suoi nuovi possessori come in casa propria. Entrambi dunque stringiamola
fortemente e portiamola insieme contro il nemico. Questo nemico sta a
destra."I passi citati ed altri ancora dell'articolo in parola sembrano eccitare troppo apertamente ad una azione comune coi partiti di sinistra e creare così confusione nelle idee dei cattolici. D'altra parte sono stato sconsigliato dal richiamare su di ciò l'attenzione del P. Provinciale dei Domenicani della Provincia di Germania, perché, come mi si assicura, non si otterrebbe il desiderato effetto. Infatti, sempre a quanto mi è stato riferito, allorché il P. Stratmann, alcuni anni or sono, era Assistente ecclesiastico degli studenti cattolici di Berlino, questi indirizzarono una petizione all'Emo Cardinale Bertram, affinché fosse rimosso dal suo posto per la sua troppo marcata propensione verso il socialismo.
Egli fu allora allontanato da questa capitale ed inviato nella Renania.
L'anno scorso però il nuovo provinciale dei Domenicani di Düsseldorf lo destinò nuo-
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vamente, non senza qualche ammirazione dei suoi stessi
confratelli, ad esercitare il sacro ministero in Berlino, ove gli fu
anche affidata una parrocchia (St.-Maria-Victoria-Kuratie, Karlstraße 30).Ho stimato pertanto opportuno di portare a conoscenza di Vostra Eminenza Rev.ma, affinché Ella possa giudicare se non sia forse il caso di informarne il Revmo P. Generale, ed intanto, chinato