Dokument-Nr. 2045
Pacelli, Eugenio an Pizzardo, Giuseppe
, 21. November 1925
Regest
Pacelli dankt Pizzardo für die Auszeichnung des deutschen Diplomaten Rieth, welcher der Nuntiatur einen kostbaren Perserteppich schenkte, und hebt zugleich hervor, kein persönliches Interesse an dieser Auszeichnung gehabt zu haben. Des Weiteren möchte er wissen, ob eine Anfrage um Auszeichnung des Reichstagsabgeordneten Lammers aus dem rechten Flügel der Zentrumspartei akzeptiert werden würde, welche die Auszeichnungen der dem linken Parteiflügel zugehörigen Abgeordneten Joos und Ulitzka ausgleichen würde.Mit Blick auf das letzte Konsistorium berichtet der Nuntius von seinen Glückwünschen zur Kardinalserhebung an Kardinal Cerretti sowie an Kardinal Enrico Gasparri und betont seine Gleichgültigkeit angesichts seiner ausgebliebenen Ernennung. Zugleich deklariert er den für seine Übergehung angegebenen Grund als vorgeschoben. Er befürchtet negative Gerüchte über seine Person und sieht das Ganze als weitere Demütigung an. Wegen der Nichternennung kommt eine Romreise für Pacelli momentan nicht in Frage. Auch ist er froh, nicht in Berlin den Fragen zu den Gründen dafür ausgesetzt zu sein. Von seinem Freund Luigi Maglione hat Pacelli ferner vertraulich erfahren, dass dieser als Nachfolger Cerrettis für die Pariser Nuntiatur angedacht ist. Zum Schluss kommt der Nuntius auf finanzielle Fragen zu sprechen. Er bekennt, nicht zu verstehen, warum mit ihm in dieser Weise verfahren wird, und ist überzeugt, von den Vorgesetzten ungerecht behandelt zu werden.
[Kein Betreff]
Mi è giunta la Sua carissima del 18 corrente. Son contento che la questione della decorazione per il Sig. Rieth sia ormai risoluta e ne La ringrazio di cuore. Tengo tuttavia a ripeterLe che io non avevo nella medesima nessun interesse personale. Il prezioso tappeto persiano è un dono fatto alla Nunziatura, vale a dire alla S. Sede. Se la decorazione avesse ancora tardato a venire, io avrei semplicemente restituito il tappeto al donatore. – Vorrei ora chiedere una decorazione (Commenda) per un deputato del Reichstag, ottimo cattolico, appartenente all'ala destra del Centro. Mi è stato vivamente raccomandato, e tale onorificenza servirebbe di contrappeso alle due date dalla S. Sede (a mia insaputa) a due altri deputati, appartenenti invece all'ala sinistra del Centro stesso. Naturalmente io far
Per ciò che riguarda il Concistoro, Ella conosce le mie idee circa il Cardinalato e comprenderà quindi che non ho dovuto fare uno sforzo eccessivo per mantenermi nello stato di santa indifferenza, così raccomandato da S. Ignazio nella sua ammirabile considerazione sul fine dell'uomo. Ho scritto subito a Mons. Cerretti una lettera di cordiale4 felicitazione, ed al "Cardinale Nipote", con cui ho relazione meno intime (Ella ricorderà forse, tuttavia, che, essendo io Segretario degli Affari EE. SS., mentre egli era semplice Segretario di Nunziatura a Madrid, lo raccomandai all'Emo Merry del Val, dietro preghiera dello Zio Cardinale, e con successo, perché fosse promosso direttamente Uditore di prima classe in Brasile), un biglietto di congratulazione. Siccome però quella indifferenza non importa che uno debba addirittura lasciarsi prendere in giro5, Le dirò con tutta franchezza che il motivo addotto per la mia preterizione non è il vero, ma un semplice pretesto e comodo paravento per coprire le
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vere e reali ragioni, le quali
sono di natura, diciamo così, meno elevata. Naturalmente, siccome molti non crederanno
all'anzidetto motivo-pretesto, i malevoli ne prenderanno occasione per fare commenti ed
insinuazioni a mio riguardo; ma anche questa ed altre somiglianti umiliazioni mi potranno
servire, se io saprò approfittarne, alla mia santificazione e ad assicurarmi meglio la
salvezza dell'anima. – Ad ogni modo, data questa situazione, non potevo venire ora a Roma: è
il consiglio che mi ha dato pure il caro amico Mons. Maglione, il P.
d'Herbigny, pur così pio e santamente ottimista allorché fu di
passaggio per Rorschach, ed altre persone fedeli ed amiche. Sono anzi
contento di non trovarmi in questo momento nemmeno in Berlino, ove anche lì sarei stato
assediato di domande sul come e perché ecc. Del resto, lavoro anche qui; tra ieri ed oggi ho
mandato all'Emo Superiore cinque6 Rapporti su questioni importanti, mandatemi qui da
Mons. Centoz, il quale m'interroga anche sulle altre piccole cose che
sbriga poi egli stesso.In segreto Le dico aver saputo da Mons. Maglione che fin dallo scorso mese di Maggio il Card. Gasparri gli offrì di andare a Parigi come successore di Mons. Cerretti. Sarebbe quindi strano se si facesse ora un cambiamento, per quanto degni possano essere anche gli altri candidati.
Mi giunse anche l'altra Sua carissima del 31 Ottobre. La ringrazio della spiegazione, in seguito alla quale scrissi a mio fratello di non più effettuare il versamento, del quale lo avevo subito incaricato. Ma Le confesso che io non riesco ancora ad orientarmi sul modo con cui si concepiscono e si trattano costì le cose a mio riguardo. Ma anche su ciò prego il Signore di darmi necessaria pazienza, come perdono le evidenti ingiustizie, di cui sono oggetto da parte dei Superiori, nella fiducia che il Signore perdoni a me i miei ben più numerosi e gravi peccati commessi contro la Divina Sua Maestà.
Per oggi chiudo raccomandandomi di gran cuore alle Sue fervorose e caritatevoli orazioni, mentre con inalterabile affetto mi è caro di confermarmi
Sempre Suo affmo
+ Eugenio P
<Prego, come al solito, di distruggere questa mia!>7
1↑Hds. von Pacelli korrigiert.
2↑Hds. von Pacelli eingefügt.
3↑Hds. von Pacelli
eingefügt.
4↑"cordiale" hds. von unbekannter Hand unterstrichen.
5↑"prendere in giro"
hds. von unbekannter Hand unterstrichen.
6↑"cinque" hds. von unbekannter Hand
unterstrichen.
7↑Hds. von Pacelli
eingefügt.