Dokument-Nr. 209
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 05. September 1917
Regest
Pacelli hatte von einem Freund des ehemaligen deutschen Botschafters in den USA, Graf Bernstorff, vertrauliche Informationen über die Haltung des Präsidenten Wilson erhalten. Bernstorff wurde Mitte Juli 1916 beauftragt, mit Wilson wegen einer Aktion für den Frieden in Kontakt zu treten. Zunächst haben der Kriegseintritt Rumäniens und der Wahlkampf in den Vereinigten Staaten das Treffen und eine Friedensinititaive hinausgeschoben. Als Wilson wiedergewählt wurde, kündigte er eine solche an und Bernstorff versprach, diese zu unterstützen. Wilson wurde dann vom deutschen Friedensangebot vom 12. Dezember 1916 unangenehm überrascht, arbeitete aber auch auf Anraten Bernstorffs weiter an seinem Vorschlag, den er am 18. Dezember 1916 schließlich öffentlich bekannt gab. Obwohl dieser von den kriegführenden Parteien abgelehnt wurde, plante er für Februar 1917, erneut unterstützt von Bernstorff, eine weitere Initiative. Nach der deutschen Erklärung des uneingeschränkten U-Boot-Krieges vom 1. Februar 1917 und dem Bekanntwerden des Zimmermann-Telegramms lehnte er jedoch inzwischen Verhandlungen mit Deutschland ab.Betreff
Il Presidente Wilson e la Germania
Da un ottimo personaggio tedesco, amico del Conte Bernstorff, ex-Ambasciatore di Germania a Washington, ho avuto le seguenti informazioni confidenziali , che egli mi assicura di aver appreso direttamente dal menzionato ex-Ambasciatore e che mi sembrano importanti per comprendere meglio l'attitudine del Signor Presidente Wilson.
Verso la metà di luglio 1916 il Conte Bernstorff ebbe l'incarico ufficiale di mettersi in contatto col Presidente Wilson per cominciare un'azione in favore della pace. Questi vi si dichiarò disposto e promise che dopo alcune settimane avrebbe trattato concretamente la cosa coll'Ambasciatore. Intanto, però, avendo la Rumania nell'agosto dichiarato la guerra ed iniziato l'invasione dell'Ungheria, Wilson comunicò all'Ambasciatore ch'egli non poteva in quel momento intraprendere alcuna azione, giacché la guerra era nel suo pieno sviluppo, l'Intesa si era lan-
6v
ciata all'ultimo assalto contro gli Imperi Centrali, e quindi la sua mediazione non avrebbe potuto avere alcun successo. Quando, poi, l'avanzata rumena venne arrestata e gli eserciti tedeschi mossero all'offensiva, il Conte Bernstorff nell'Ottobre si informò dello stato delle cose. Wilson dichiarò che lavorava continuamente per la pace, ma che non poteva allora farsi innanzi, trovandosi egli implicato nella campagna elettorale; una sua proposta sarebbe stata interpretata negli Stati Uniti come una manovra elettorale e presso le Potenze belligeranti non avrebbe trovato considerazione, giacché la sua elezione era ritenuta come incerta. L'Ambasciatore convenne. Subito dopo l'elezione, nel novembre 1916, il Presidente Wilson significò al Conte Bernstorff ch'egli avrebbe intrapreso con maggior energia l'azione per il conseguimento della pace e che prima del Natale avrebbe pubblicato il suo proclama. L'Ambasciatore promise tutto il suo appoggio.Improvvisamente, invece, e senza alcuna previa intesa cogli Stati Uniti apparve il 12 dicembre l'offerta di pace della Germania. Wilson ne fu vivamente sorpreso ed in-
7r
dignato. Il Conte Bernstorff gli dichiarò che a causa delle manchevoli comunicazioni colla Germania era stato impossibile d'informarlo in precedenza, ma ch'egli poteva tranquillamente continuare la sua opera. Ed infatti il Presidente emanò il 18 dicembre il suo proclama di pace.Dopo che la risposta delle Potenze belligeranti fu giunta a Wilson, questi manifestò all'Ambasciatore che egli, malgrado l'apparente insuccesso, avrebbe continuato la sua mediazione di pace, e ciò con una nuova Nota, che avrebbe voluto pubblicare nel febbraio. Il Conte Bernstorff ne fu assai soddisfatto, si richiamò all'offerta di pace della Germania e dichiarò che avrebbe fatto tutto il possibile perché tali sforzi fossero coronati da successo.
Invece, senza alcun preannunzio ed in modo assolutamente imprevisto per gli Stati Uniti, la Germania il 1° febbraio diede principio alla guerra illimitata dei sottomarini, a cui Wilson rispose colla rottura delle relazioni diplomatiche. Egli si rifiutò anche di ricevere il Conte Bernstorff per una spiegazione. Al tempo stesso il Presidente ricevette la notizia
7v
del dispaccio del Segretario di Stato Zimmermann relativamente al Messico. Ad un ragguardevole personaggio olandese Wilson dichiaro ch'egli non avrebbe potuto più trattare colla Germania: in una mano aveva la promessa di appoggiare la sua azione per la pace, nell'altra la Nota sul Messico.Nel compiere pertanto il dovere di comunicare senza indugio tali notizie, che non hanno bisogno di commenti, all'Eminenza Vostra Reverendissima, m'inchino al bacio della S. Porpora e con profondissima venerazione ho l'onore di rassegnarmi
dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico