Dokument-Nr. 4048
Schioppa, Lorenzo
an Gasparri, Pietro
München, 19. März 1920
Regest
Bezug nehmend auf seinen Bericht vom 15. März 1920 informiert Schioppa Gasparri über die Auswirkungen des Kapp-Lüttwitz-Putsches in Bayern. Die bayerische Regierung verurteilte die Konterrevolution scharf, rief aber nicht zu einem Streik auf. General Arnold von Möhl wurde zum Staatskommissar und der Regierungspräsident von Oberbayern, Gustav Ritter von Kahr, zum Zivilkommissar für München ernannt, was heftige Reaktionen der Sozialdemokraten verursachte und schließlich zum Generalstreik führte. Die Straßen waren fast leer und nur gelegentlich von Vertretern der Einwohnerwehr beziehungsweise der Polizei bevölkert und erinnerten an die tragischen Tage der Räterepublik. Der Rücktritt des Kabinetts Johannes Hoffmann sei die logische Konsequenz der starken Abneigung der Reichswehr gegenüber dem Ministerpräsidenten selbst gewesen und teilweise als Sympathiebezeugung der Truppen für die Putschregierung in Berlin zu betrachten. Nach dem Rückzug der SPD aus der Regierung lag die Verantwortung für die Regierungsbildung bei der Bayerischen Volkspartei als stärkster Fraktion, die Kahr am 16. März im Landtag zum neuen Ministerpräsidenten wählte. Schioppa erfuhr auf streng vertraulichem Wege, dass Kahr einer der Hauptunterstützer der Einwohnerwehr sei. Er könne als Garant für die Ruhe in München gelten und stehe, obwohl selbst Protestant, den katholischen Interessen aufgeschlossen gegenüber. Zum Kultusminister wurde Franz Matt ernannt, ein guter Katholik, der seine besten Absichten und Kirchentreue schon mehrfach unter Beweis gestellt habe. Schioppa gibt das vier Punkte umfassende Regierungsprogramm des vorläufigen Kabinetts wieder, das Kahr dem Landtag präsentierte. Mit dem Scheitern des Kapp-Lüttwitz-Putsches sei schließlich auch der Generalstreik aufgehoben worden. Die Bayerische Volkspartei hoffe auf Neuwahlen im Mai, um die vorläufige Regierung bestätigen zu lassen, doch sei zu befürchten, dass die Sozialdemokraten die Neuwahl verzögern.Betreff
La Controrivoluzione in Germania e la crisi del Governo in Baviera
Appena arrivarono a Monaco le prime notizie della Controrivoluzione


Il Governo




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affermava che il popolo bavarese con il Governo rimaneva incrollabile sulla base della Costituzione
Però più tardi la situazione si aggravò. La sera del 13 una riunione di Ufficiali si pronunziò per una dittatura militare. Nelle ore tardi della notte si adunò un altro consiglio di Ministri, che durò fino alle 4 1/2 del mattino. Il Generale Comandante delle truppe, von Möhl, dichiarò al Governo che egli non poteva garantire il contegno di tutti i soldati. Allora il Consiglio dei Ministri dette al Generale medesimo il mandato di Commissario con pieni poteri se non formali, di fatto. Dietro domanda di lui, fu nominato anche un Commissario Civile nella persona del Presidente Governativo per l'alta Baviera, Dr. Kahr



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La città presentava un aspetto triste e malinconico. La vita vi è completamente sospesa. Qualche automobile percorre le strade. Rare vetture si trascinano pesantemente tirate da ronzini scheletriti ed affamati. I negozi quasi tutti chiusi. Soltanto nelle piazze principali si vedono assembramenti in gran parte di operai dall'aspetto poco rassicurante. Essi si raggruppano intorno ad oratori improvvisati. Non vi è visibilmente grande apparato di forza. Le truppe armate sono nascoste insieme a numerosi agenti di polizia ed alla Guardia cittadina (Einwohnerwehr


La sera del 14 un Comunicato ufficiale fece conoscere che l'intiero Ministero Hoffmann si era dimesso; che la mattina del 16 il Landtag

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stro dell'Agricoltura Barone von Freyberg

Da questo Comunicato appariva chiaramente che il Ministro Presidente Hoffmann non aveva voluto rimanere in carica neppure provvisoriamente fino alla formazione del nuovo Gabinetto. Infatti l'atteggiamento dell'Armata (Reichswehr) era talmente contraria alla persona dell'Hoffmann, che il Generale v. Möhl dichiarò che non poteva garantire la sicurezza del Ministero e della persona dell'Hoffmann. Invero mi si afferma che almeno il cinquanta per cento delle truppe, specialmente gli ufficiali erano per il nuovo Governo Kapp e per una Dittatura Militare in Baviera. Quattro volte, così mi diceva riservatamente un deputato in grado di conoscerlo, si è stati in Monaco ad un punto di avere un pronunciamento militare come quello di Berlino.
Avvenuta intanto la crisi ministeriale, si pensò subito alla composizione del nuovo Gabinetto

19r
sponsabilità di formare un Ministero. Allora il Partito Popolare Bavarese


Si pensò allora al Dr. von Kahr, che era stato Presidente Governativo per l'alta Baviera e che, come ho accennato, fu nominato Commissario Civile accanto al Generale von Möhl nei passati giorni. Però questo nome incontrò subito le opposizioni dei socialisti. Lo giudicarono compromesso e poco sicuro, appunto perché aveva accettato l'ufficio di Commissario, prestandosi a lavorare insieme all'odiato militare. Affermatosi il proposito di scegliere, ciò non ostante, il Kahr come Ministro presidente, i socialisti dichiararono di non volere neppure perciò partecipare al potere, pur assicurando che non avrebbero fatta ostruzione all'opera del Governo.
L'elezione del Kahr che fu poi confermata nella seduta plenaria del Landtag, adunatosi nel giorno 16, come era stato fissato, con grande apparato di forza, è dovuta non
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soltanto alle eminenti qualità personali di lui ed alla fiducia che gode nel suo partito, ma anche al fatto che (come mi è stato detto in linea del tutto riservata e confidenziale) egli è uno dei principali fondatori e sostenitori della Guardia cittadina (Einwohnerwehr) e gode un immenso prestigio fra i membri di essa, vera e fidata garanzia per la tranquillità di Monaco, giacché, come ho detto, i militari, se sono sicuri per difenderla da un assalto di sinistra, non lo sono ugualmente per una difesa contro un attacco tipo Kapp. Per ciò che riguarda gli interessi dei cattolici, tutti assicurano che il Kahr è molto ben disposto per essi, sebbene sia protestante. Egli, intervenuto ieri nella seduta del Partito Popolare Bavarese, ha dichiarato esplicitamente che ne divide senza restrizione il programma, in modo particolare per la gravissima questione della scuola.Su tale questione il detto Partito si è affermato in modo chiaro ed ha voluto alla direzione del Ministero dei Culti un uomo di piena sua fiducia, che infatti è stato scelto nella persona del Direttore Ministeriale, Matt

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stro dell'istruzione e dei culti, Matt, è un ottimo cattolico, già provato per la sua fedeltà alla Chiesa e per le sue idee circa la questione scolastica ed in genere sui rapporti fra la Chiesa e lo Stato. Fu il braccio destro del passato Ministro v. Knilling
Avendo all'ultima ora i Democratici





Il nuovo Ministero si è presentato al pubblico con un programma riassunto in una dichiarazione emanata dal Presidente del Landtag e che contiene quattro punti: 1°) la cessazione del Commissariato militare ed il ritorno del potere conferitogli all'autorità civile; 2°) la incrollabile fedeltà alla Costituzione del Reich


Questo programma trovò la sua sanzione nel discorso pronun-
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ziato ieri dal nuovo Ministro Presidente dinanzi al parlamento. Esso poi insieme alla notizia della caduta del Governo Kapp-Lüttwitz (Rapp. 16141) provocò la cessazione dello sciopero generale (Cifr. 353) tranne di quello dei giornali proclamato e che dura ancora per una questione di salario per i tipografi.Le speranze del Partito Popolare Bavarese si fondano principalmente nelle elezioni

Il serio problema che ora preoccupa è se i socialisti mancheranno la promessa di non fare ostruzione al Governo Kahr; ed inoltre se questo nuovo Ministero potrà reggere sotto il gravissimo peso della responsabilità dell'ora presente, specialmente per ciò che riguarda la quasi disperata questione dell'alimentazione del paese, e la minaccia ancora esistente della ripresa di un'agitazione comunistica.
Inchinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
di Vostra Eminenza Reverendissima
Obblmo devmo umilmo servo
Lorenzo Schioppa
Uditore