Dokument-Nr. 5476
Rossum, Willem Marinus van an Pacelli, Eugenio
Rom, 20. Mai 1919
Regest
Willem van Rossum dankt Pacelli für die Übersendung des Nuntiaturberichts Nr. 12415 vom 25. März 1919 mit der Denkschrift Leopold Foncks über Untersuchungen der Biblischen Theologie. Er berichtet ihm, Kardinal Mariano Rampolla habe sich wiederholt um den Zustand des Studiums der Biblischen Theologie bemüht. Er war der Meinung, dass es nicht zweckmäßig sei, Publikationen an die Jesuiten zu richten, da dies nicht auf Zustimmung stoßen würde und die eigentliche Intention der Publikation somit von vornherein als gescheitert anzusehen sei. Stattdessen müsse eine These über den Wert der Entscheidungen der Päpstlichen Bibelkommission aufgestellt werden. Als Rampollas Nachfolger klagte van Rossum einige Jahre zuvor bei Kardinal Felix von Hartmann über den sehr geringen Effekt der Entscheidungen der Kommission und bat ihn, einen deutschen Theologen vorzuschlagen, der eine Broschüre über die verpflichtende Geltung der Entscheidungen verfassen sollte. Daraus wurde jedoch nichts. Gewisse Publikationen über biblische Themen und die Hinweise auf die Gefahren von dessen Nichtumsetzung könnten sehr nützlich sein, jedoch verlangen die Umstände nach radikaleren Maßnahmen. Um der Kirche im Deutschen Reich die Freiheit und Unabhängigkeit zuzusichern, schlägt van Rossum vor, von den Bischöfen ausgewählte Personen nach Rom zu schicken, die am Päpstlichen Bibelinstitut auf diese Aufgabe vorbereitet werden.[Kein Betreff]
La Sign. V. Illma mi scuserà di aver tentato tanto con rispondere all'importantiss.o Rapporto del 25 Marzo c. a. ( n. 12415 ) colla relazione del Rev. P. Fonck sugli studi biblici in Germania. Ne La ringrazio sentitamente, tanto più che la Sign. V. appresta già da tanti svariati lavori ha voluto occuparsi anche personalmente dell'affare et dare i suoi pregiatissimi apprezzamenti e suggerimenti. Per la Commissione biblica mi trovo solo senza pure il Segretario e le occupazioni della Propaganda sono immense.
Il gran Card. Rampolla quando era ancora Presidente della Comm. bibl., vedendo lo deplorevole stato della scienza biblica in Germania, più volte propose l'affare alla deliberazione degli Emi per prendere qualche provvedimento. Egli era di parere che non sarebbe indicato indirizzarsi per pubblicazioni credute necessarie ai Padri della Società di Gesù, giacché non sarebbero ben accettate e l'effetto a priori paralizzato. Pensò pure che si dovrebbe principiare
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con una tesi ben fatta sul valore delle decisioni della Pont. Commiss. biblica.
Succeduto all'Emo Rampolla io scrissi alcuni anni fa in quel senso all'Emo Card.
Hartmann lagnandomi del quasi nessun effetto che avevano le decisioni
della Commiss. e pregandolo di indicare un teologo di nome ed autorità in Germania per
scrivere una brochure sulla forza e l'autorità obbligatoria delle decisioni. Ma non si è
potuto approdare a nulla. Certe pubblicazioni sulle diverse materie bibliche e le questioni
che sembrano fare difficoltà all'inosservanza della bibbia potrebbero essere utilissime. Il
male però, come lo riconosce anche la Sig. V. domanda provvedimenti ben più
radicali.Piacesse al Signore di spezzare con gli attuali sconvolgimenti le catene della Chiesa in Germania e renderle perfetta libertà ed indipendenza specie nell'insegnamento e l'educazione e formazione del suo clero. Intanto mi pare che il rimedio più efficace per riparare a tanti mali ed insieme per preparare un miglior avvenire sarebbe di indurre i Vescovi, appena le comunicazioni saranno aperte, a mandare a Roma soggetti capaci per quei studi per prepararsi qui all'Istituto biblico. In questa maniera si evita pure la fatale necessità di cercare la conoscenza delle cose ausiliarie da maestri razionalisti e protestanti. È quasi inevitabile di non prendere nel loro ambiente ed influsso il bacillo
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del modernismo biblico.Torno a ringraziare ben di cuore la Sign. V. Illma a cui auguro tutte le benedizioni del Signore per il servizio della Chiesa e con sensi di altiss.a stima mi dico della Sign. V. Illma e Rma
Umliss. devmo servo in G. C.
G. M. Card. van Rossum