TEI-P5
Document no. 11421
Eminenza Reverendissima,
Mi è pervenuto il venerato Foglio N. 4721/21 in data del 20 Ottobre p. p., nel quale l'Eminenza Vostra Reverendissima mi ordinava di esprimere il mio umile parere circa l'acclusa istanza di Mons. de Mergel
, Vescovo di
Eichstätt.
Con legge
votata nel Landtag bavarese il
9 Agosto del corrente anno sono stati regolati in modo uniforme per tutta la Baviera i
supplementi di congrua dovuti al Clero parrocchiale. Sembra quindi che le particolari
ragioni, le quali indussero la S. Sede nel 1853 a concedere uno speciale indulto circa
l'applicazione della Messa pro populo
nelle feste soppresse a favore
dei parroci della diocesi di Eichstätt, siano cessate, e che non vi sia
quin-
D'altra parte, Mons. Vescovo di Eichstätt, come ho potuto apprendere, ha già avuto in passato ad triennium da cotesta S. Congregazione
la facoltà
di dispensare i parroci dall'obbligo di applicare la Messa
pro populo nelle feste soppresse, affine di erogare la relativa elemosina per i restauri
delle chiese specialmente nella Diaspora; detta facoltà, però, in considerazione del
succitato indulto del 1853, era da lui usata soltanto relativamente alle quattro feste
indicate nella menzionata istanza. Sembra quindi conveniente di prorogare ulteriormente la
facoltà in parola, dichiarando al tempo stesso che, cessato l'indulto del 1853, essa si
estende a tutte le feste soppresse e che la rispettiva elemosina può essere adibita, secondo
la domanda di Mons. de Mergel, sia per le chiese della Diaspora, come per il Seminario
diocesano. La diocesi di Eichstätt è, invero, non solo una delle più piccole e delle meno
ricche della Baviera, ma, a differenza delle altre, deve essa stessa mantenere (salvo alcune
sovvenzioni dello Stato) le sue scuole di filosofia e di
teo-
Essendo chiara, a norma della anzidetta legge, la situazione economica dei parroci in discorso, non ho stimato necessario né opportuno d'interrogarli circa la presente questione, pronto tuttavia a farlo senza indugio, qualora così piacesse a cotesto S. Dicastero.
Nel sottomettere quanto sopra al superiore giudizio dell'Eminenza Vostra, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Online since 14-05-2013, last modification 10-09-2018.
Document no. 11421
Pacelli, Eugenio
to Sbarretti, Donato Raffaele
Munich, 29 November 1921
Summary
Pacelli teilt Sbarretti seine Einschätzung zum Gesuch des Eichstätter Bischofs von Mergel mit. Das bayerische "Gesetz betreffend Ergänzung des Einkommens der Seelsorgegeistlichen" vom 9. August 1921 schuf eine allgemeine Regelung für ganz Bayern. Dadurch dürften die Gründe für das Indult des Heiligen Stuhls aus dem Jahr 1853 zugunsten der Eichstätter Pfarrer über die "pro populo Zuwendung" an aufgehobenen Feiertagen entfallen sein. Von Mergel erhielt allerdings von der Konzilskongregation die Vollmacht, den Pfarrern die Befreiung von der Applikation der "missa pro populo" an vier bestimmten aufgehobenen Feiertagen erteilen zu dürfen, um Messstipendien besonders für Kirchenrestaurierungen in der Diaspora zu gewährleisten. Pacelli empfiehlt die Aufhebung des Indults von 1853, die Verlängerung der Vollmacht des Bischofs und ihre Ausweitung auf alle aufgehobenen Feiertage, damit die Messstipendien den Diasporakirchen und dem Seminar der kleinen und finanzschwachen Diözese Eichstätt zugewiesen werden können.Subject
Istanza di Mons. Vescovo di Eichstätt circa l'applicazione della Messa pro populo
nelle feste soppresse
Mi è pervenuto il venerato Foglio N. 4721/21 in data del 20 Ottobre p. p., nel quale l'Eminenza Vostra Reverendissima mi ordinava di esprimere il mio umile parere circa l'acclusa istanza di Mons. de Mergel

Con legge


1v
di più motivo, perché questi conservino un privilegio,
di cui nelle medesime condizioni non godono i loro confratelli delle altre diocesi
bavaresi.D'altra parte, Mons. Vescovo di Eichstätt, come ho potuto apprendere, ha già avuto in passato ad triennium da cotesta S. Congregazione


1v
logia; il che, se ha il grande vantaggio di assicurare al
Vescovo una maggiore libertà dalle ingerenze governative, rappresenta nondimeno un notevole
peso per la diocesi stessa. - Del resto una simile facoltà è stata concessa con rescritto di
cotesta S. Congregazione anche ad altri Ordinari della Baviera, ad esempio
all'Arcivescovo di Monaco-Frisinga.Essendo chiara, a norma della anzidetta legge, la situazione economica dei parroci in discorso, non ho stimato necessario né opportuno d'interrogarli circa la presente questione, pronto tuttavia a farlo senza indugio, qualora così piacesse a cotesto S. Dicastero.
Nel sottomettere quanto sopra al superiore giudizio dell'Eminenza Vostra, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
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