TEI-P5
                        
                            Document no. 16075
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Personale e riservata
                         
                        Mio carissimo Monsignore
Facendo seguito alla mia lettera di ieri, mi do premura di significarLe che nel pomeriggio di oggi è venuto qui il Conte Pálffy , affine di parlarmi nuovamente della progettata visita
        dell'ex-Ministro cecoslovacco Hodza
, affine di parlarmi nuovamente della progettata visita
        dell'ex-Ministro cecoslovacco Hodza (si pronuncia Oggia), il quale
        (egli afferma) è uno dei più importanti uomini politici di quella Repubblica e, dopo un
            Gabinetto
 (si pronuncia Oggia), il quale
        (egli afferma) è uno dei più importanti uomini politici di quella Repubblica e, dopo un
            Gabinetto di transizione Svehla
 di transizione Svehla , sarà Capo
        del Governo. Scopo di detta visita, privata e segreta, sarebbe di discorrere intorno
        alla possibilità della ripresa dei rapporti colla S. Sede
, sarà Capo
        del Governo. Scopo di detta visita, privata e segreta, sarebbe di discorrere intorno
        alla possibilità della ripresa dei rapporti colla S. Sede , ed in
        modo speciale circa la questione dei beni
, ed in
        modo speciale circa la questione dei beni del Primate
            di Ungheria
 del Primate
            di Ungheria in Cecoslovacchia. Ho fatto di nuovo presente al Sig. Conte la
        mia incompetenza in tali materie, la quale avrebbe reso di ben poco profitto il desiderato
        colloquio. Il Signor Conte si recherà quindi nei giorni prossimi a Roma e mi ha pregato di
        darGliene previo avviso. Egli si presenterà innanzi tutto a Lei, che potrà alla Sua volta,
        se così Le sembrerà opportuno, rimandarlo all'Ufficio competente, vale a dire, a quanto
        parmi, alla prima Sezione
 in Cecoslovacchia. Ho fatto di nuovo presente al Sig. Conte la
        mia incompetenza in tali materie, la quale avrebbe reso di ben poco profitto il desiderato
        colloquio. Il Signor Conte si recherà quindi nei giorni prossimi a Roma e mi ha pregato di
        darGliene previo avviso. Egli si presenterà innanzi tutto a Lei, che potrà alla Sua volta,
        se così Le sembrerà opportuno, rimandarlo all'Ufficio competente, vale a dire, a quanto
        parmi, alla prima Sezione .
.
Il Conte Pálffy, come ebbi già ad accennarLe, fu prima della guerra in Roma come Consigliere dell'Ambasciata di Austria-Ungheria presso la S. S<e>de2 col rango di Ministro Plenipotenziario, ed era allora diplomatico assai distinto ed apprezzato. Fu poi per vari anni in Svizzera, ove si trovò a contatto coll'Eccmo Mons. Maglione , che
        potrà eventualmente dare di lui più precise informazioni.
, che
        potrà eventualmente dare di lui più precise informazioni.
Intanto con inalterabile devota stima mi è caro di confermarmi
Sempre Suo Affmo
+ Eugenio Pacelli 
                        
                             
                        
                             
                        Online since 29-01-2018, last modification 01-02-2022. 
                    
    Document no. 16075
Pacelli, Eugenio to [Pizzardo, Giuseppe]
 to [Pizzardo, Giuseppe]
, 30 September 1926
                        Summary
Pacelli teilt dem Substituten im Staatssekretariat Pizzardo im Nachgang zu seinem Brief vom Vortag in einem persönlichen und vertraulichen Schreiben mit, dass der ehemalige österreichische Diplomat Graf Pálffy am heutigen Tag nach Rorschach kam, um mit ihm über den von Pálffy geplanten Besuch des tschechoslowakischen Politikers Hodža zu sprechen, den der Graf als zukünftigen Regierungschef der Tschechoslowakei wähnt. Als Zweck eines solchen privaten und geheimen Besuchs nannte der Diplomat die Möglichkeit, über eine Wiederaufnahme der diplomatischen Beziehungen des Heiligen Stuhls und der Tschechoslowakei sowie über die Güter des Primas von Ungarn Csernoch in der Tschechoslowakei zu sprechen. Pacelli wies den Grafen erneut auf seine eigene Inkompetenz in diesen Angelegenheiten hin. Pálffy wird dennoch in den nächsten Tagen nach Rom reisen, wo der Nuntius ihm den Substituten als Ansprechpartner nannte. Pacelli erinnert daran, dass möglicherweise der ehemalige Schweizer Nuntius Maglione nähere Informationen über Pálffy geben kann.[no subject]
Facendo seguito alla mia lettera di ieri, mi do premura di significarLe che nel pomeriggio di oggi è venuto qui il Conte Pálffy
 , affine di parlarmi nuovamente della progettata visita
        dell'ex-Ministro cecoslovacco Hodza
, affine di parlarmi nuovamente della progettata visita
        dell'ex-Ministro cecoslovacco Hodza (si pronuncia Oggia), il quale
        (egli afferma) è uno dei più importanti uomini politici di quella Repubblica e, dopo un
            Gabinetto
 (si pronuncia Oggia), il quale
        (egli afferma) è uno dei più importanti uomini politici di quella Repubblica e, dopo un
            Gabinetto di transizione Svehla
 di transizione Svehla , sarà Capo
        del Governo. Scopo di detta visita, privata e segreta, sarebbe di discorrere intorno
        alla possibilità della ripresa dei rapporti colla S. Sede
, sarà Capo
        del Governo. Scopo di detta visita, privata e segreta, sarebbe di discorrere intorno
        alla possibilità della ripresa dei rapporti colla S. Sede , ed in
        modo speciale circa la questione dei beni
, ed in
        modo speciale circa la questione dei beni del Primate
            di Ungheria
 del Primate
            di Ungheria in Cecoslovacchia. Ho fatto di nuovo presente al Sig. Conte la
        mia incompetenza in tali materie, la quale avrebbe reso di ben poco profitto il desiderato
        colloquio. Il Signor Conte si recherà quindi nei giorni prossimi a Roma e mi ha pregato di
        darGliene previo avviso. Egli si presenterà innanzi tutto a Lei, che potrà alla Sua volta,
        se così Le sembrerà opportuno, rimandarlo all'Ufficio competente, vale a dire, a quanto
        parmi, alla prima Sezione
 in Cecoslovacchia. Ho fatto di nuovo presente al Sig. Conte la
        mia incompetenza in tali materie, la quale avrebbe reso di ben poco profitto il desiderato
        colloquio. Il Signor Conte si recherà quindi nei giorni prossimi a Roma e mi ha pregato di
        darGliene previo avviso. Egli si presenterà innanzi tutto a Lei, che potrà alla Sua volta,
        se così Le sembrerà opportuno, rimandarlo all'Ufficio competente, vale a dire, a quanto
        parmi, alla prima Sezione .
.Il Conte Pálffy, come ebbi già ad accennarLe, fu prima della guerra in Roma come Consigliere dell'Ambasciata di Austria-Ungheria presso la S. S<e>de2 col rango di Ministro Plenipotenziario, ed era allora diplomatico assai distinto ed apprezzato. Fu poi per vari anni in Svizzera, ove si trovò a contatto coll'Eccmo Mons. Maglione
 , che
        potrà eventualmente dare di lui più precise informazioni.
, che
        potrà eventualmente dare di lui più precise informazioni.Intanto con inalterabile devota stima mi è caro di confermarmi
Sempre Suo Affmo
+ Eugenio Pacelli
1↑Protokollnummer rekonstruiert aus Entwurf.
                            
                            2↑Hds. von unbekannter Hand,
            vermutlich vom Verfasser, eingefügt.
                            
                        