Document no. 10195
Pacelli, Eugenio to Bisleti, Gaetano
Munich, 12 June 1920

Summary
Im August 1919 hatte Christian Schreiber, Rektor des Fuldaer Priesterseminars, im Auftrag des Fuldaer Bischofs Schmidt Pacelli besucht, um ihn über das Projekt der Errichtung eines Seminars in Limburg und einer katholisch-theologischen Fakultät in Frankfurt zu informieren. Das besagte Projekt beunruhigte den Bischof, weil es negativ für das Fuldaer Seminar sein würde. Umstritten war auch das Vorhaben, den Jesuiten die Leitung der Fakultät anzuvertrauen. Pacelli holte daraufhin die Meinung des Jesuitengenerals Ledóchowski ein; indirekt kann man aus dessen Bericht eine positive Einschätzung des Projekts herauslesen. Der weitere Verlauf des Vorhabens wird vom Limburger Bischof Kilian in seinem Brief an den Nuntius skizziert. Pacelli übersieht die Besorgnisse nicht, die mit der Gründung einer theologischen Fakultät in Frankfurt verbunden sind, hofft aber auf eine unabhängige Fakultät ohne staatlichen Zuschuss und plädiert für solide Studien der Scholastik. Was die Befürchtungen des Fuldaer Bischofs betrifft, gelten diese seiner Ansicht nach als sekundär gegenüber der Möglichkeit, in Limburg ein Seminar gemäß Kanon 1354 § 1 CIC errichten zu können. Der Nuntius würde aber das Vorhaben vorerst nicht verfolgen und bessere Zeiten abwarten. Die Versuche Josef Mausbachs, im Namen des "Ausschusses zur Verteidigung deutscher und katholischer Interessen im Weltkriege" Geld für die Finanzierung des Projekts zu sammeln, blieben ohne großen Erfolg. Bischof Kilian bahnte inzwischen Verhandlungen mit den Jesuiten an. Pacelli ist nun gespannt zu sehen, inwieweit das Vertrauen auf die Initiative berechtigt war.
Subject
Progetto di fondazione di una facoltà teologica nell'Università di Francoforte <– Seminario di Limburgo>2
Eminenza Reverendissima,
Nell'Agosto dello scorso anno venne a visitarmi per incarico di Mons. Schmitt [sic], Vescovo di Fulda, il Rettore di quel Seminario vescovile, Sac. Prof. Schreiber, il quale mi parlò del progetto di fondazione di una facoltà teologica nell'Università di Francoforte(1), rilasciandomi al ri-
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guardo un apposito Pro-Memoria, che qui accluso compio il dovere d'inviare, per espresso desiderio del sullodato Vescovo, all'Eminenza Vostra Reverendissima (Alleg. I). In esso si espongono dettagliatamente le difficoltà ed i pericoli, che, a giudizio di Mons. Schmitt, presenterebbe tale fondazione, come pure il danno che ne risentirebbe il Seminario di Fulda, ove attualmente anche gli alunni della diocesi di Limburgo compiono il corso filosofico-teologico. Il Prof. Schreiber ritiene inoltre
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inopportuno che tale facoltà teologica in Francoforte venga eventualmente affidata ai Padri della Compagnia di Gesù, aggiungendo peraltro esser questa una opinione sua personale.
Trattandosi di questione assai grave ed importante, stimai conveniente di prendere informazioni in proposito, specialmente presso i Padri della prelodata Compagnia, i quali sono in vista per l'insegnamento nella progettata facoltà. Il reverendissimo Preposito Generale P. Ledóchowski, da me interessato, scrisse nel passato mese di Marzo al P. Provinciale di Germania, invitandolo a considerare colla maggior ponderazione le ragioni pro e contra la fondazione in di-
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scorso ed a manifestargliele poi diligentemente. Vostra Eminenza troverà nell'Alleg. II la relazione del medesimo Provinciale, il quale, – sebbene non si pronunzi espressamente, ma si limiti a proporre gli argomenti delle due opposte sentenze –, è in realtà, come è facile di leggere tra le linee, favorevole alla proposta. Tuttavia, secondo rilevasi dall'ultimo capoverso (III, 4), si avrebbe in animo di cominciare colla istituzione di un Convitto nella città di Francoforte, nella quale gli alunni seguirebbero i corsi di filosofia e di teologia (impartiti dai Padri della Compagnia) indipendentemente dall'Università, come in tutti gli altri Seminari, e solo più tardi si penserebbe ad aggregare tale facoltà all'Università medesima.
Finalmente Monsignor Vescovo di Limburgo mi ha testé diretto la qui unita lettera (Alleg. III) in data del 4 corrente, nella quale, dopo aver accennato agli sforzi dei suoi Predecessori ed alle sue proprie sollecitudini per la erezione del Seminario diocessano4, riferisce le trattative in corso coi Padri della Compagnia di Gesù, ai quali egli intenderebbe affidare la direzione e l'insegnamento. Tale Istituto, secondo che si è già più sopra notato, sarebbe in principio puramente vescovile e solo col tempo potrebbe essere unito come facoltà teologica all'Università, a somiglianza di quella d'Innsbruck. Mons. Kilian promette un più ampio rapporto sull'argomen-
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to, non appena le trattative medesime avranno condotto a <qualche>5 risultato concreto.
Stando così tuttora le cose, non sarebbe possibile di esprimere già fin d'adesso un parere sicuro e definitivo sulla grave questione; mi sia tuttavia permesso, per conformarmi alle intenzioni dell'Eminenza Vostra, di sottoporre, in via puramente provvisoria, al Suo superiore giudizio le seguenti brevi considerazioni:
1º) L'idea (sebbene ancora remota) della fondazione di una nuova facoltà teologica presso una pubblica Università della Germania, e specialmente nella città di Francoforte, non è certamente tale da non sollevare serie e fondate preoccupazioni. Tuttavia occorre pur riconoscere che, trattandosi non di una Università dello Stato, ma di una Università libera, e dovendo le spese per la facoltà teologica esser sostenute non dallo Stato o dal municipio, ma dai fondatori di essa, ossia in ultima analisi dall'autorità ecclesiastica, vi è motivo di sperare che questa potrà eventualmente, a più forte ragione, esigere quella influenza sulla nomina o remozione dei professori, sui programmi e sul metodo d'insegnamento, ecc. e quel diritto di vigilanza, che valgano a rassicurarla completamente sulla retta istruzione
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ed educazione dei futuri sacerdoti.
2º) Prescindendo dalla erezione della facoltà teologica nell'Università, sarebbe senza dubbio assai utile che si stabilisse in Germania un centro di vero e sodo insegnamento della filosofia e teologia scolastica "ad Angelici Doctoris rationem, doctrinam et principia", nel quale alla parte speculativa fosse dato il necessario sviluppo e la dovuta importanza. Naturalmente dovrebbe aversi la massima diligenza nella scelta dei professori, di guisa che questi siano del tutto sicuri per la dottrina e posseggano una formazione veramente scientifica; inoltre sarebbe da richiedersi che il corso filosofico-teologico non si limitasse a 4 <quattro>6 anni di studi teoretici e ad uno di Seminario cosidetto [sic] prattico7, ossia a 5 <cinque>8 anni complessivamente (come leggesi nella menzionata lettera di Mons. Vescovo di Limburgo), ma avesse i sei anni prescritti come minimum dal Codice (can. 1365).
3º) Sono certamente comprensibili le preoccupazioni dell'ottimo Mons. Schmitt per l'avvenire del suo Seminario, il quale verrebbe a perdere gli alunni di Limburgo; ma bisogna pur ammettere che simili interessi particolari non possono venire se non in seconda linea e che,
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d'altra parte, il Vescovo di Limburgo ha per sé il diritto d'istituire nella sua diocesi un proprio e completo Seminario coll'insegnamento della filosofia e della teologia a norma del canone 1354 § 1. – Sarebbe tuttavia da considerare, se ed in qual guisa il progetto in discorso sia, oppur no, conciliabile coll'idea della fondazione di un Istituto filosofico e di una Università cattolica libera in Germania, su cui ebbi già l'onore di riferire all'Eminenza Vostra in fine del mio rispettoso RapportoNr. 14830, in data 14 Novembre 1919.
4º) Che i Padri della Compagnia di Gesù assumano la direzione e l'insegnamento del nuovo Istituto, è cosa in sé stessa da salutarsi con gioia, perché essi sarebbero in grado di fornire ottimi direttori e valenti professori. Tuttavia i dubbi manifestati in proposito dal Rettore del Seminario di Fulda sono divisi anche da la<al>tre9 persone prudenti ed affezionate alla Compagnia, le quali si domandano, se sia opportuno, nell'interesse stesso di questa, di prendere subito, nell'attuale critico momento ed appena ottenuta la libertà in Germania, tale incarico, o se non convenga invece meglio, per non suscitare attacchi da parte dei nemici della Chiesa ed anche gelosie nel Clero, di attendere ancora almeno qualche anno. Ma ciò pondereranno senza meno
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col consueto ed esperimentato senno i Superiori della Compagnia medesima.
5º) Per ciò che riguarda i mezzi finanziari, Monsignor Giuseppe Mausbach, Prelato Domestico di S.S., Canonico Preposto nel Capitolo Cattedrale di Münster e Professore di Morale nella Facoltà teologica di quella Università, inviò in data del 1º Dicembre 1919, a nome del suddetto "Comitato per la difesa degl'interessi tedeschi e cattolici nella guerra mondiale" e d'intesa con Monsignor Vescovo di Limburg, una Circolare confidenziale per raccogliere fondi (Alleg. IV); ma tale iniziativa non ha dato i frutti sperati. Ora Mons. Kilian confida di aver superato la grave difficoltà, rivolgendosi ai Padri della Compagnia di Gesù. Le iniziate trattative mostreranno fino a qual punto simile fiducia era fondata.10
Nel portare quanto sopra a conoscenza dell'Eminenza Vostra, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione mi pregio confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
(1)Sull'origine di tale progetto, così scrivevami già fin dal Luglio 1918 Mons. Vescovo di Limburgo: "In Francoforte sul Meno è sorta, or sono pochi anni, con fondazioni private una Università senza facoltà teologiche. A causa della posizione di quella città nella Germania centrale, della sua importanza sopra tutte le altre città della regione, della ricchezza dei suoi abitanti, si può prevedere con ogni probabilità che essa diverrà la prima Università di tutta
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la Germania. Ora in questo Istituto frequentato da migliaia di studenti e di studentesse non vi è un solo docente, che insegni la verità secondo i principi cattolici; ciò costituisce per me una grave preoccupazione. - Circa due anni fa, il Comitato er la tutela degli interesse cattolici - composto di eminenti scienziati ed uomini politici cattolici - mi ha presentato il progetto della fondazione di una facoltà cattolica in Francoforte; il Comitato stesso vorrebbe cercar di procurare i mezzi necessari con un appello ai ricchi cattolici tedeschi, giacché non può sperarsi un aiuto né dallo Stato né dalla città di Francoforte. Fui pregato di ottenere l'approvazione e l'appoggio di questo progetto da parte dell'Episcopato prussiano. I Vescovi della Conferenza di Fulda riconobbero quasi unanimamente [sic] la grande importanza dell'Università di Francoforte e la necessità di far colà qualche cosa per gli studenti cattolici. Ma la maggioranza non giudicò opportuna la fondazione di una facoltà teologica, perché non si sarebbero potuti raccogliere i mezzi pecuniari (i Vescovi
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di Fulda e di Magonza temevano anche per i loro Seminari); mi autorizzarono però a trattare colla città e colla Università di Francoforte per l'ammissione nella facoltà filosofica di due ecclesiastici come docenti 1°) per la filosofia della religione (compresa anche la filosofia in generale, l'apologettica3, ecc.), 2°) per la storia della religione (non solo in senso generale e comparato, ma anche come storia della religione, della Chiesa e della cultura cristiana)...".
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2Hds. von Pacelli eingefügt.
3Hds. vermutlich von Pacelli korrigiert.
4Hds. vermutlich von Pacelli korrigiert.
5Hds. von Pacelli eingefügt.
6Hds. von Pacelli gestrichen und eingefügt.
7Hds. vermutlich von Pacelli korrigiert.
8Hds. von Pacelli gestrichen und eingefügt.
9Hds. von Pacelli korrigiert.
10"1°) L'idea (sebbene ancora remota) ... era fondata" hds. vermutlich vom Empfänger links entlang des Textkörpers in roter Farbe durch eine senkrechte Linie hervorgehoben.
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Pacelli, Eugenio to Bisleti, Gaetano from 12 June 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 10195, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/10195. Last access: 21-12-2024.
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