Document no. 18033
Pacelli, Eugenio
to Gasparri, Pietro
[München], 09 August 1925
Summary
Pacelli berichtet vom Wunsch des Würzburger Bischofs Ehrenfried, in Konformität mit Artikel 10 § 1 b des Bayernkonkordats zumindest für einen der Würzburger Domkapitulare einen Koadjutor einzusetzen. Der Nuntius wandte sich in der Angelegenheit an den bayerischen Ministerialrat Goldenberger, der wohlwollend auf den Wunsch reagierte und um Mitteilung bat, für welchen Domkapitular ein Koadjutor notwendig ist. Ehrenfried benannte den 83jährigen Domkapitular Emmerich und schlug Domvikar Stubel als Koadjutor vor. Pacelli empfiehlt den Vorschlag und fügt das entsprechende Bittschreiben des Bischofs an den Papst bei.Nachfolgend führt der Nuntius aus, wie im Kontext dieser Ernennung die Interpretation des Konkordatspassus' "im Einverständnis mit der Staatsregierung" diskutiert wurde. Es stellte sich die Frage, ob sich der Bischof oder der Nuntius an die Regierung wenden sollte. In Berufung auf die bisher übliche Praxis sprach sich die Regierung für eine Verhandlungen mit den Bischöfen aus. Pacelli hält dies für akzeptabel, wenn die Bischöfe zugleich die Anweisung erhalten, sich an den Nuntius zu wenden, falls von staatlicher Seite eine Koadjutorenernennung ungerechtfertigt zurückgewiesen wird. Denn, so der Nuntius, die Erfahrung des letzten Jahrhunderts habe gezeigt, dass einige konkordatäre Bestimmungen, welche die Bischöfe allein mit der Regierung regelten, zum Nachteil der Kirche ausgelegt wurden. Des Weiteren wurde festgehalten, dass bei der Einverständnisnahme nur die Notwendigkeit der Koadjutoreneinsetzung thematisiert wird und dem Heiligen Stuhl die freie Kandidatenauswahl zukommt. Entsprechend wünschte Kultusminister Matt in einem Schreiben an den Würzburger Bischof nur, der Bischof möge mit Blick auf die Staatsfinanzen einen Kandidaten vorschlagen, dessen Gesundheitszustand eine möglichst lange Mitarbeit verheißt. Pacelli fügt eine Kopie dieses Schreibens bei.
Subject
Esecuzione dell'articolo 10 § 1 lett. b capov. 2º del nuovo
Concordato colla Baviera – Proposta di nomina di un Coadiutore con diritto di successione
nel Capitolo cattedrale di Würzburg



Conformemente a tale disposizione, il Revmo Mons. Ehrenfried

117v
ciasse intanto a nominare almeno un Coadiutore.
Subito intrattenni della cosa, in assenza del Sig. Ministro del
Culto





118r
zato all'Augusto Pontefice
In occasione di questa nomina, si è presentata la questione dell'interpretazione dell'inciso del succitato articolo del Concordato: "d'intesa col Governo". In primo luogo, cioè, si è discusso se le previe trattative per tale intesa abbiano da aver luogo fra il Governo ed il rispettivo Vescovo ovvero fra il Governo ed il Nunzio. Il Governo

118v
diutore,
essi debbano ricorrere al Nunzio, il quale farà valere il diritto derivante dal Concordato.
Come infatti ha dimostrato la esperienza, massime nello scorso secolo, vi è pericolo che,
qualora l'esecuzione delle disposizioni concordatarie sia lasciata ai soli Vescovi, molte di
esse rimangano lettera morta e si venga formando e consolidando una prassi contraria agli
interessi della Chiesa.Per ciò poi che riguarda l'oggetto dell'anzidetta "intesa col Governo", è rimasto fissato che essa concerne per sé soltanto la necessità od opportunità della costituzione del Coadiutore, rimanendo la libera scelta del candidato riservata alla Santa Sede. Nella lettera diretta dal Sig. Ministro del Culto al Revmo Mons. Vescovo di Würzburg in data del 4 corrente, di cui V. E. troverà copia parimenti qui compiegata, il Dr Matt si limita ad esprimere il desiderio che, nell'interesse delle finanze dello Stato, il sunnominato Vescovo
119r
raccomandi alla
S. Sede per l'ufficio di Coadiutore un ecclesiastico, dal quale per la sua età e le sue
condizioni di salute possa attendersi una collaborazione il più possibile lunga
nell'amministrazione diocesana.Nel sottoporre pertanto quanto sopra al superiore giudizio dell'E. V., m'inchino