Document no. 18563
Pacelli, Eugenio to Borgongini-Duca, Francesco
Berlin, 30 August 1926
Summary
Pacelli sendet dem Sekretär der Kongregation für die Außerordentlichen Kirchlichen Angelegenheiten Borgongini-Duca eine Supplik des Vorsitzenden der katholischen Arbeitervereine Westdeutschlands Müller, der um den päpstlichen Segen für den internationale Kongress der katholischen Arbeitervereine in Antwerpen am 17. und 18. September bittet, sowie eine Empfehlung des Kölner Erzbischofs Kardinal Schulte zurück. Der Nuntius verweist auf die radikalen Strömungen innerhalb der westdeutschen Arbeitervereine, die er an ihrer Haltung zur Fürstenenteignung festmacht. Die Versuche des ehemaligen Reichskanzlers Wirth, die Zentrumspartei weiter nach links auszurichten, fanden laut Pacelli in den Arbeitervereinen Westdeutschlands Unterstützung, wodurch sie den überkonfessionellen christlichen Gewerkschaften unter Adam Stegerwald zunehmend lästig wurden. Der Nuntius rät dazu, dass der Heilige Stuhl jeden Akt unterlassen möge, der als Ermutigung dieser linken Strömungen interpretiert werden könnte. Einige Mitglieder der Zentrumspartei interpretierten die Auszeichnung des Abgeordneten Joos, der ein Anhänger Wirths ist, und die Ernennung des Breslauer Diözesanpriesters und Abgeordneten Ulitzka zum Päpstlichen Hausprälaten, der enge Beziehungen zum republikanischen Reichsbanner pflegt, das hauptsächlich aus Sozialisten besteht, bereits in diese Richtung. Nach Pacellis Einschätzung würde ein feierlicher Akt des Papstes zur sozialen Frage, etwa in Form einer Enzyklika, zweifellos auf das lebhafteste Interesse in der ganzen Welt stoßen. Allerdings erscheint ihm eine päpstliche Antwort auf das Schreiben Müllers für weniger angeraten, da es als eine besondere Gnade des Papstes für die Vereinigung ausgelegt werden könnte, was in konservativen Kreisen schmerzlich aufgenommen würde. Der Nuntius regt hingegen einen Brief des Kardinalstaatssekretärs an, in dem bei allem Wohlwollen des Heiligen Stuhls für die Arbeiterklasse und seine Organisationen die Maximen der katholischen Morallehre in den Beziehungen zwischen Kapital und Arbeit bekräftigt werden, insbesondere der kindliche Gehorsam gegenüber der Autorität der Kirche.Subject
Circa l'istanza della Lega delle associazioni cattoliche operaie della Germania
occidentale
Insieme ai relativiAllegati, che qui uniti mi do premura di ritornare all'Eccellenza Vostra Reverendissima, mi è ieri pervenuto il Suo pregiato Foglio in data del 26 corrente.
Senza voler in alcun modo contestare la grande importanza delle Associazioni cattoliche operaie, è mio dovere tuttavia di riferire all'Eccellenza Vostra come nella Lega della Germania occidentale e nel loro assai diffuso organo settimanale "Westdeutsche Arbeiterzeitung" si vengono manifestando intorno alle questioni sociali delle correnti radicali, le quali possono nel loro ulteriore sviluppo presentare non lievi pericoli. Anche la posizione da esse recentemente presa nella nota questione della espropriazione dei Principi (come ha provato anche il risultato della relativa votazione) dimostra quanto sia scosso in molti circoli
122v
operai cattolici
<(>e talvolta anche nei loro capi, fra i quali altresì non pochi
sacerdoti<)>1 il
concetto stesso della proprietà. Gli sforzi Data la sempre più grande importanza delle questioni sociali, un Atto solenne del S. Padre, per esempio
123r
in forma di una
Enciclica, incontrerebbe, a mio umilissimo parere, senza dubbio il più vivo interesse nel
mondo intiero. Ma per le suesposte considerazioni men conveniente mi parrebbe invece un
Documento Pontificio in risposta alla domanda del Revmo Mons. Müller, giacché potrebbe essere rappresentato e sfruttato come una
speciale grazia di Sua Santità a favore delle Associazioni in discorso e produrre così
verisimilmente penosa impressione negli elementi cattolici di tendenza conservatrice.
Preferibile sarebbe quindi, se non m'inganno, una Lettera dell'Eminentissimo
Superiore, nella quale, pur esprimendosi tutto l'interesse e la benevolenza della
S. Sede per la classe operaia e le sue organizzazioni, si riaffermassero le massime
della morale cattolica nei rapporti fra capitale e lavoro, ed in particolar modo la
necessità della obbedienza filiale verso la suprema autorità della Chiesa.Profitto dell'incontro per confermarmi con sensi di profonda ed affettuosa venerazione
Di Vostra Eccellenza Reverendissima
Umo Devmo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Hds. vermutlich von Pacelli eingefügt.
2↑Hds. von unbekannter Hand gestrichen.
3↑Hds. vermutlich von Pacelli gestrichen und
eingefügt.
4↑Hds. vermutlich von Pacelli gestrichen und
eingefügt.
5↑Hds. vermutlich von Pacelli eingefügt und gestrichen.
6↑Hds. vermutlich von Pacelli gestrichen und
eingefügt.
7↑Hds. gestrichen und
eingefügt.
8↑Hds. vermutlich von Pacelli gestrichen und
eingefügt.