Document no. 2111
Pacelli, Eugenio
to Gasparri, Pietro
Munich, 06 January 1918
Summary
Der Erzbischof von Warschau schickte erneut seinen Generalvikar Przeździeck zu Pacelli, um einige die Zukunft des polnischen Katholizismus betreffende Fragen zur Kenntnis des Heiligen Stuhls zu bringen; die Schriftstücke übersendet Pacelli als Anhang. Neben der Besetzung der Bischofsstühle, auf die Pacelli in einem späteren Schreiben eingehen wird, bittet der polnische Episkopat um das Urteil des Heiligen Stuhls über den organisatorischen Entwurf für die katholische Kirche in Polen. Grundsätzlich sei das Streben der dortigen Kirche nach Unabhängigkeit vom Staat und der Wahrung der Rechte der Kirche zu loben, doch rät Pacelli Gasparri an einigen Punkten zu Änderungen, weil die Polen sich zu sehr an den deutschen Verhältnissen zu orientieren scheinen. Dies sei der Fall bei den Theologischen Fakultäten an staatlichen Universitäten, die sich in Deutschland als hinderlich erweisen, bei der Befreiung vom Wehrdienst erst ab dem Subdiakonat, oder bei der Festsetzung der Beiträge der Gläubigen zur Finanzierung des Gottesdienstes durch die Pfarrangehörigen analog zu den deutschen Kirchengemeinden. Zudem sollten auch die Mitglieder der griechisch-katholischen Kirche vom Staat die vollen Rechte bekommen. Was die Frage einer Volksvereinigung angeht, die von den Bischöfen von Warschau, Wladislavia und Płock gutgeheißen wird, hält Pacelli die Opposition des Bischofs von Kielce für zu intransigent; dieser werde sich aber bei seiner großen Anhänglichkeit gegenüber dem Heiligen Stuhl den Weisungen Gasparris unterwerfen. Ein weiteres umstrittenes Thema ist der Eid, den Bischöfe und Priester dem Regentschaftsrat leisten sollen; für diesen bringt der Warschauer Erzbischof, dessen Sitz im Regentschaftsrat eine Sicherheit darstellt, gute Gründe vor, auch wenn zu diesem ebenfalls der Widerstand von Bischof Łosinski vorhersehbar ist. Der Episkopat wartet auf ein Wort der Ermutigung und Mahnung zur Geschlossenheit durch den Papst und bittet um eine baldige Antwort Gasparris.Subject
Questioni concernenti la Chiesa cattolica in Polonia
Monsignor Arcivescovo di Varsavia


Prescindendo dall'affare della nomina dei Vescovi, che formerà oggetto di un mio speciale Rapporto, non appena mi saranno pervenute le informazioni, già da me richieste, circa i vari candidati – l'Episcopato polacco sottomette innanzi tutto al giudizio della Santa Sede un "Progetto di organizzazione della Chiesa cattolica nel Regno di Polonia". Certamente assai degna di lode apparisce la solleci-
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tudine dell'Episcopato medesimo per
assicurare alla Chiesa una piena libertà ed il riconoscimento dei suoi diritti. Tuttavia
all'alta saggezza dell'Eminenza Vostra spetterà di decidere se non convenga forse in alcuni
punti suggerire opportune modificazioni; come, per citare soltanto qualche esempio, al
n. 25, nel quale sembra introdursi in modo permanente e generale il sistema (che tanti
inconvenienti presenta nella Germania) delle Facoltà teologiche presso le Università dello
Stato, – al n. 37, ove, invece della formula della legge austriaca, più consona al diritto
canonico (secondo la quale sono esenti dal servizio militare tutti i candidati allo stato
ecclesiastico), si adotta quella dell'Impero germanico, la quale esime soltanto coloro che
hanno ricevuto il suddiaconato, – e ai nn. 43 e 44, ove è stabilita una ripartizione
obbligatoria delle spese per il culto, che deve essere fissata mediante votazioni
dall'assemblea dei parrocchiani maggiori di età, uomini e donne, e la cui esecuzione può
compiersi al bisogno anche coll'appoggio delle autorità civili (il che ricorda in parte
l'organizzazione delle Kirchengemeinden). Giudicherà inoltre l'Eminenza Vostra se sia
utile 
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gravissimi errori, ed
anche ora non pochi buoni cattolici polacchi non hanno idee del tutto chiare su tal
punto.La seconda questione proposta dall'Episcopato della Polonia riguarda un'Associazione popolare





Non meno importante e delicata è la questione del giu-
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ramento, che dovrebbe prestarsi al Consiglio di Reggenza
Infine l'Episcopato medesimo nella risposta, che il Santo Padre

Nell'aggiungere che i sullodati Vescovi, come ha avuto a dichiararmi in loro nome Mons. Przeździecki, sarebbero riconoscentis-
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simi se la risposta ai vari loro quesiti
giungesse il più possibile sollecita, m'inchino al bacio della Sacra Porpora e con sensi di
profondissima venerazione ho l'onore di confermarmidi Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑"ordini opportuni…a me diretti" hds. am rechten
Seitenrand angestrichen, vermutlich vom Empfänger.
2↑Hds. gestrichen und eingefügt von
Pacelli.