Document no. 26
Pacelli, Eugenio to Borgongini-Duca, Francesco
Munich, 23 July 1922
Summary
Pacelli bedankt sich bei Borgongini-Duca für dessen Schreiben vom 23. Juni 1922 über sein Treffen mit dem Vatikanreferenten im Auswärtigen Amt Delbrueck bezüglich des deutschen Gegenentwurfs eines Reichskonkordats. Der Nuntius teilt mit, dass die Reichsregierung bereits an einem neuen Entwurf arbeitet. Pacelli besprach mit dem Vertreter der Reichsregierung in München, dem Grafen von Zech-Burkersroda, die Forderung nach der deutschen Staatsbürgerschaft kirchlicher Würdenträger und er betonte dabei, wie weitrechend eine solche Konzession seitens des Heiligen Stuhls wäre.Subject
Sul progetto di Concordato per il Reich
Porgo all'Eccellenza Vostra Reverendissima i più vivi ringraziamenti per l'ossequiato Foglio N. 4953 in data del 23 Giugno scorso, col quale Ella si è compiaciuta di comunicarmi le saggie ed importanti osservazioni da Lei fatte al Sig. Prof. Delbrueck relativamente al noto contro-progetto di Concordato col Reich.
Compio ora il dovere di significarLe, che il Governo germanico, nonostante le gravissime difficoltà ed agitazioni sorte in seguito all'assassinio del Ministro degli Esteri Sig. Rathenau, prosegue ad occuparsi con interesse della questione concordataria e sta ora preparando un nuovo progetto. Al qual proposito il Sig. Conte von Zech, Rappresentante del Governo del Reich in Monaco, tornato stamane da Berlino, mi ha riferito avergli il Sig. Cancelliere Dr. Wirth dato incarico di manifestarmi come, a suo giudizio, data l'attuale situazione parlamentare, sarebbe impossibile di
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far approvare dal Reichstag
il progetto di Concordato, se la S. Sede persistesse nel rifiutarsi ad accordare che i
sacerdoti, i quali ricoprono un ufficio ecclesiastico, debbano avere la cittadinanza
tedesca. Ho risposto che tale supposizione in una forma così generale era inesatta, giacché
invece l'Eccellenza Vostra nelle conversazioni (private e non impegnative) col menzionato
Professore aveva ammesso espressamente che i Vescovi, i parroci propriamente detti ed i
Superiori locali degli Ordini e delle Congregazioni religiose dovessero essere cittadini
tedeschi, ed ho fatto notare tutta la estensione e la importanza di simile concessione. Il
Sig. Conte si è mostrato personalmente soddisfatto di questa comunicazione, assicurandomi
che l'avrebbe senza indugio portata a conoscenza del Sig. Wirth.Dopo di ciò, con sensi di profonda venerazione ho l'onore di confermarmi
Dell' Eccellenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico