Document no. 304
Schioppa, Lorenzo to Gasparri, Pietro
Munich, 04 December 1918
Summary
Das bayerische Zentrum benannte sich in "Bayerische Volkspartei" um. Am 12. November 1918 wurden in Regensburg die Grundlagen beschlossen; am 15. November stellten ein Neunerausschuss der alten Zentrumspartei und die mit der Partei verbundenen Organisationen die Verfassung auf und redigierten das Programm der neuen Partei. Schioppa übersendet den Text. Danach hält die Partei die Revolution für ein historisches Faktum, sodass die gegenwärtige Situation nur auf dem Rechtsweg verändert werden dürfe, ohne die Art und Weise der Revolution zu billigen. Als Verfassungspartei fordert die BVP die baldige Einberufung einer verfassungsgebenden Nationalversammlung mit allgemeinem, gleichem und freiem aktiven Wahlrecht für alle volljährigen Männer und Frauen, kein Verhältniswahlrecht. Die Nationalversammlung soll die Regierungsform und die Verfassung Bayerns bestimmen und für spezielle Fragen eine direkte Volksabstimmung einführen. In religiösen und kulturellen Fragen nimmt die BVP einen allgemeinchristlichen Standpunkt ein. So fordert sie die Freiheit für alle Konfessionen mit gleichen Staatszuwendungen und gleichen Zugang zu öffentlichen Ämtern und tritt für Ehe, Familie und die religiös-sittliche Erziehung der Jugend in den konfessionellen Schulen ein. Für Deutschland erstrebt sie einen föderativen Bundesstaat, keinen von Berlin dominierten Einheitsstaat, mit weitgehender politischer, wirtschaftlicher und kultureller Autonomie Bayerns. Dies beurteilt Schioppa kritisch. Die Partei habe bereits viele Sympathien, auch von Protestanten, gewonnen. Auch Faulhaber zeige sich sehr zufrieden mit ihr, gerade auch, um den gegenwärtigen Drohungen gegen die Religion und deren öffentliche Wirksamkeit zu begegnen.Subject
Situazione finanziaria ed alimentare in Baviera
Come ho avuto l'onore di riferire a Vostra Eminenza Reverendissima col mio rispettoso Rapporto 10965 del 23 Novembre p. p. il Centro in Baviera ha assunto un nuovo nome: quello di Partito Popolare Bavarese (Bayerische Volkspartei) ed ha pubblicato un nuovo programma. Le basi di questo nuovo partito furono gittate il 12 Novembre scorso in Ratisbona, ed il 15 Novembre dalla Commissione dei Nove dell'antico Partito del Centro e dai rappresentanti autorizzati di tutte le organizzazioni aderenti è stata fissata la costituzione del nuovo Partito e la redazione del nuovo programma, che mi pregio di inviare qui unito a Vostra Eminenza.
Come si rileva dal detto Programma i membri del Partito Popolare Bavarese considerano l'attuale condizione Statale Politica in Baviera, – quale risultò dagli avvenimenti di Monaco nella notte del 7 all'8 Novembre passato, – come un fatto storico compiuto. Essi, secondo i loro principii, non approvano la maniera con cui fu fatto, ma dichiarano nel mo-
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do più preciso, che vogliono un cambiamento di questa situazione soltanto per la via del diritto e della legge.Essendo il nuovo Partito di carattere constituzionale [sic], chiede la convocazione sollecita dell'Assemblea Nazionale, in base alla elezione libera, universale, uguale, diretta, segreta, attiva e passiva, per gli uomini e per le donne di età maggiore, non ché il voto proporzionale. L'Assemblea Nazionale deve decidere della futura forma e costituzione dello Stato Bavarese.
Il detto Partito aspetta dalla costituente Assemblea Nazionale l'istituzione del sistema di Governo Parlamentare e, per speciali importanti questioni da fissare nella costituzione, l'introduzione del voto diretto del popolo.
Per ciò che riguarda la questione Religiosa e Culturale il Partito Popolare Bavarese si mette sul terreno delle idee cristiane universali. Esso chiede la piena libertà per tutte le confessioni e per le loro instituzioni e parimenti uguale considerazione per le opere e per i membri di tutte le confessioni, in modo speciale per ciò che riguarda la disposizione del pubblico danaro e l'assegnazione degli uffici pubblici. Il Partito inoltre con tutta l'energia difenderà il matrimonio, la famiglia e l'educazione religiosa e morale della gioventù in scuole confessionali.
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Nel menzionato programma segue una serie di provvedimenti di ordine Sociale ed Economico, ed infine, relativamente alla vessata questione della unità nazionale, il Partito Popolare Bavarese si schiera per "l'unione degli Stati Tedeschi, a base federativa senza il predominio di qualunque fra i singoli Stati." E qui, dopo aver fatto un vibrato attacco contro il predominio esercitato fino ad oggi da Berlino sulla Baviera, il Programma conclude: "Berlino non dev'essere la Germania e la Germania non dev'essere Berlino. Il presupposto dell'unione degli Stati Germanici è che il fondamento, il quale costituisce l'autonomia politica, culturale ed economica della Baviera, assicuri con norme costituzionali la Baviera stessa e la garantisca contro cambiamenti della costituzione, che potrebbero avvenire contro la sua volontà. In questo senso noi chiediamo: La Baviera pei Bavaresi! (Bayern den Bayern!)"
Quest'ultima parte del programma, almeno come una minaccia, fa trasparire le tendenze al separatismo e, come accennai nel mio rispettoso Rapporto N. 11100 del 2 corrente, forma uno degli elementi inquietanti relativamente alla grave questione dell'unità degli Stati confederati.
Mi consta che il nuovo Partito Popolare Bavarese ha incontrato le simpatie universali ed ha accolto aderenti
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in grandissimo numero, anche fra protestanti. Lo stesso Monsignor Arcivescovo di Monaco me ne ha parlato con grande soddisfazione e nutre buone speranze intorno alla sua azione, almeno per arginare alquanto le minaccie contro la religione e le pubbliche istituzioni.Inchinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
di Vostra Eminenza Reverendissima
Obblmo devmo umilmo servo
Lorenzo Schioppa
Uditore