Document no. 5093
Pacelli, EugenioMaglione, Luigi3 to Gasparri, Pietro
Bern, 30 July 1919
Summary
Auf den Vorwurf Erzbergers vom 25. Juli 1919 in der Nationalversammlung reagierte Michaelis am 27. Juli 1919 in einer Presserklärung unter anderem mit der Behauptung, Erzberger sei schon im Vorhinein vom Schreiben Pacellis unterrichtet gewesen. Pacelli bittet Gasparri, dies im "Osservatore Romano" zu dementieren. Außerdem solle der "Osservatore" eine präzise Darstellung der Tatsachen veröffentlichen, vor allem, dass es sich nicht um ein Friedensangebot Englands gehandelt hat, sondern um Friedensverhandlungen infolge der päpstlichen Note.[no subject]
"Michaelis nelle dichiarazioni testé fatte insinua che Erzberger era stato da me messo a conoscenza della nota lettera, prima ancora che venisse in mano al Cancelliere. In seguito a ciò ho creduto opportuno di inviare un telegramma all'Agenzia Wolf in cui si dichiara secondo verità che in verun modo il Signor Erzberger ha saputo da me il contenuto della lettera. Voglia l'E. V. R. compiacersi di far pubblicare analoga dichiarazione anche nell'Osservatore Romano. Di più, atteso che la polemica va prendendo delle grandi proporzioni, mi permetto esprimerle che, secondo il mio subordinato parere, è opportuno che compaia sulle colonne dello stesso giornale una esatta ricostruzione dei fatti, mettendo nel debito rilievo la circostanza che nel caso in questione non si trattava già
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di un'offerta di pace da
parte dell'Inghilterra, bensì di negoziati che fecero seguito all'Appello di
Pace lanciato dal S. Padre alle nazioni belligeranti.
Mi sembra anche necessario ed urgente che la Santa Sede per mezzo della Legazione di Prussia
chiedesse al governo di Berlino che simili pubblicazioni di
documenti diplomatici non abbia più a ripetersi senza previo consenso".Maglione
1↑Protokollnummer rekonstruiert aus Protokollbuch.
2↑Verschlüsselungsnummer Magliones.