Document no. 9593
Pacelli, Eugenio to [Cerretti, Bonaventura]
[München], 03 July 1917
Summary
Pacelli bittet Cerretti um ein informelles Dementi von Nachrichten französischer und italienischer Zeitungen, die fälschlicherweise von Gesprächen Pacellis mit verschiedenen Persönlichkeiten während seiner Reise durch die Schweiz berichtet haben. Für den Fall, dass die Zeitungen trotz der deutschen Zensur auch von seiner Reise nach Berlin und Kreuznach erfahren würden, bittet Pacelli bereits vorsorglich um ein Dementi auf der Grundlage seines Berichts vom 30. Juni 1917.[no subject]
Quest'anno è per iscritto che ti invio i più fervidi auguri in occasione del tuo prossimo Onomastico. Ti assicuro che quel giorno sarò, più che mai, col cuore presso di te per unirmi alle tante dimostrazioni di stima e di affetto, che, a cominciare dal nostro amatissimo S. Padre, riceverai da tutti. Il Signore ti ricolmi delle Sue grazie più elette e ti aiuti sempre più nel compimento del tuo ufficio così laborioso, grave e delicato! E quanto prima ad maiora!
Ed ora una piccola preghiera. Ho saputo soltanto adesso e per via indiretta (giacché qui si vive del tutto segregati dal resto del mondo) che vari giornali francesi ed italiani (per esempio il Secolo ) hanno narrato, con commenti assai velenosi, colloqui
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che io avrei avuto, durante il mio
passaggio per la Svizzera, con Bülow, Faidutti, Montlong (?), ecc., tutti Signori che io non
ho l'onore di conoscere neppure di vista. Ricordo che una volta fu recisamente smentita con
un comunicato ufficiale dell'
Osservatore Romano
la notizia di un incontro di Mons.
Marchetti col Principe Bülow. Sembrami che ormai troppo tempo sia
trascorso per smentire direttamente quei miei pretesi colloqui; ma se capitasse qualche
occasione (ed è molto facile) di farlo indirettamente, te ne sarei assai grato, non solo per
la mia persona (che poco vale), ma per l'onore della S. Sede, di cui sono qui, sebbene
indegnamente, il Rappresentante. Così pure, quantunque io abbia ottenuto per mezzo della
censura che i giornali della Germania non facessero il benché minimo cenno del mio viaggio a Berlino ed al Gran Quartiere
Generale, può ben essere che col tempo la cosa si venga a conoscere all'estero e
provochi i soliti ostili e tendenziosi commenti. In tale ipotesi, mi faresti cosa
graditissima se volessi ordinare subito le opportune 228r
smentite, ed a tale scopo può servire eventualmente il mio Rapporto
N. 440 in data del 30 Giugno scorso, ove ho esposto con ogni dettaglio
tutte le circostanze del viaggio medesimo.Non ti scrivo altro per non prendere troppo del tuo tempo così prezioso. Naturalmente non devi in alcun modo disturbarti a riscontrare questa mia lettera.
Con rinnovati vivissimi auguri e coi sensi della più affettuosa stima godo ripetermi
Tuo Affmo
+ E. Pacelli