Dokument-Nr. 15149
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 27. September 1925
Regest
Pacelli schlägt den Propst und Dekan in Schneidemühl Gramse als neuen Apostolischen Administrator von Tütz vor. Gramse gilt als eifrig und mit ihm könnte die Verlegung des Sitzes der Administratur von Tütz ins günstiger gelegene Schneidemühl gelingen trotz der zu erwartenden Widerstände seitens der preußischen Regierung und der Protestanten. Gramses Gesundheitszustand scheint nach einer überstandenen Operation gut zu sein und das preußische Kultusministerium erhebt gegen seine Ernennung keine Einwände. Ursprünglich wollte Pacelli den Breslauer Domkapitular Piontek oder den Berliner Pfarrer Kaller für das Amt vorschlagen. Doch ihr zuständiger Ordinarius Kardinal Bertram, den Pacelli vertraulich befragte, antwortete, dass er auf keinen der beiden in seiner Diözese verzichten könne. Der Nuntius schlägt vor, dass der Heilige Stuhl dem neuen Administrator die Fakultäten gemäß can. 312 folgenden des CIC/1917 erteilen möge.Betreff
Sulla nomina di un nuovo Amministratore Apostolico in Tütz
Facendo seguito al mio rispettoso Rapporto N. 33436 del 26 Agosto p. p. e riferendomi al venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima Nr. 45744 del 5 corrente, mi permetto ora di proporre per l'ufficio di Amministratore Apostolico ad nutum S. Sedis in Tütz il Rev. Bernardo Gramse , Preposto e decano in Schneidemühl, località situata nel territorio della Amministrazione medesima. Il detto ecclesiastico, nato nell'anno 1876, ordinato sacerdote nel 1900, viene lodato come attivo e zelante, e si spera altresì che egli riesca ad attuare, − malgrado le difficoltà che si teme possano opporre il Governo ed i protestanti, − il trasferimento della residenza dell'Amministratore Apostolico da Tütz −
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luogo scelto dal defunto Mons.
Weimann, ma assai sfavorevole per la sua situazione e per le difficili
comunicazioni, − a Schneidemühl, ove il Gramse già attualmente dimora. Nel Dicembre dello
scorso anno egli dovette subire una operazione; il suo stato di salute sembra però ora
buono. Da parte del Ministero del Culto prussiano la sua nomina non incontra alcuna
obbiezione.Avevo prima pensato di sottoporre alla S. Sede la scelta del Can. Piontek di Breslavia o del parroco Kaller di Berlino, i quali sarebbero stati ambedue soggetti sommamente idonei per l'ufficio in discorso; ma l'Ordinario dei medesimi, Emo Sig. Cardinale Bertram, da me confidenzialmente interrogato, mi ha risposto che non potrebbe in alcun modo privarsi dell'opera loro nella sua diocesi.
In occasione della nuova nomina sarebbe, poi, a mio subordinato parere, opportuno, affine di togliere dubbi già sorti durante il governo del summenzionato Mons. Weimann, che la S. Sede determinasse le facoltà dell'Amministratore Apostolico in parola, dichiaran-
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do in qual modo si applichino ad esso
analogamente i canoni 312 e seg. del
Codex
iuris canonici
"De Administratoribus Apostolicis", i quali
riguardano per sé il regimen dioecesis canonice erectae.Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico