Dokument-Nr. 4090
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 10. Februar 1926
Regest
Pacelli berichtet von den Verhandlungen um ein Konkordat mit Hessen. Im März 1924 bekundeten der hessische Innenminister von Brentano di Tremezzo, Ministerialrat Kirnberger und der Mainzer Bischof Hugo, dass sie prüfen wollten, ob der Abschluss eines Konkordats mit Hessen möglich ist. Pacelli beabsichtigte Gasparri über diese Initiative zu informieren, sobald es zu konkreten Verhandlungen kommen würde. Am 13. April 1924 fand ein erstes Treffen statt. Auf der Basis des Bayernkonkordats wurde ein erster Entwurf erstellt, den Hugo am 5. Oktober an den Nuntius sandte. Pacelli antwortete mit einem ausführlichen Schreiben vom 24. Oktober. Hugo besprach sich mit beiden Politikern und teilte dem Nuntius in zwei Schreiben vom 22. Dezember 1924 und 21. Januar 1925 mit, dass auch nach den Landtagswahlen vom 16. November 1924 weiterhin die Absicht bestünde, ein Konkordat abzuschließen. Vor weiteren Verhandlungen müsse allerdings zuerst das Kabinett neu gebildet werden. Am 18. April 1925 informierte der Mainzer Bischof den Nuntius über die Neubildung der hessischen Regierung auf Grundlage der existierenden Koalition aus Zentrumspartei, Demokraten und Sozialdemokraten. Der Bischof riet zu weiterer Geduld bis zur Aufnahme von Konkordatsverhandlungen. Zu seiner großen Überraschung erhielt Pacelli am 2. Februar des Jahres ein weiteres Schreiben Hugos, in dem der Bischof mitteilte, dass die Idee eines Konkordats aufgegeben worden sei, da sie kaum Aussicht auf Erfolg habe. Vielmehr solle die rechtliche Situation der katholischen Kirche und zugleich die der Protestanten nach württembergischem Vorbild durch ein einseitiges Landesgesetz geregelt werden. Kirnberger erarbeitete bereits einen entsprechenden Entwurf, der nun in einer Kommission beraten wird. Für das Mainzer Ordinariat ist Domkapitular Schmidt darin vertreten, zusätzlich Domkapitular Lenhart für die Zentrumspartei. Im Rahmen der ersten und bisher einzigen Sitzung traten die Schwierigkeiten des Vorhabens deutlich zutage, da die protestantischen Vertreter die kirchlichen Angelegenheiten in der Obhut des Staates lassen wollten und die Unabhängigkeit der Katholiken kritisch sahen. Pacelli fürchtet, dass der Abschluss eines Konkordats mit Preußen unmöglich gemacht werden könnte, würden die Beziehungen zwischen Kirche und Staat in Hessen ähnlich wie bereits in Württemberg einseitig geregelt werden. Deshalb teilte er Hugo seine Besorgnis mit und erinnerte ihn daran, dass entsprechende Verhandlungen in die ausschließliche Zuständigkeit des Heiligen Stuhls fallen. Der Nuntius wies den Bischof darauf hin, dass sich sein Ordinariat nicht an einem einseitig erlassenen Gesetz beteiligen dürfe ohne die vorherige Zustimmung des Heiligen Stuhls. Pacelli forderte Hugo dazu auf, weitere Schritte zu vermeiden bis eine Weisung aus Rom vorliegt. Der Nuntius geht davon aus, dass sich der Mainzer Bischof auch daran hält, denn er ist ein vorbildlicher Prälat, der in Rom studierte. Abschließend bittet Pacelli um Weisung.Betreff
Rapporti fra Chiesa e Stato nell'Hessen
Nel Marzo 1924 il Ministro dell'Interno dell'Hessen, Sig. von Brentano di Tremezzo, ed il Consigliere ministeriale Sig. Kirnberger, ambedue cattolici, d'accordo col Revmo Mons. Hugo, Vescovo di Magonza, mi manifestarono l'intenzione di esaminare la possibilità della conclusione di un Concordato e mi chiesero perciò un colloquio, che ebbe infatti luogo in Monaco la Domenica 13 del seguente mese di Aprile, ed in cui vennero scambiate le prime idee al riguardo. In seguito a ciò fu cominciato a preparare un primo progetto di Concordato sul modello di quello bavarese, adattato alle condizioni speciali dello Stato dell'Hessen. Esso mi venne trasmesso dal sullodato Mons. Hugo con foglio del 5 Ottobre 1924, al quale risposi ampiamente in data del
4v
24 dello stesso mese, facendo non poche osservazioni al
riguardo e riservandomi di riferire e sottomettere il tutto all'Eminenza Vostra
Reverendissima, appena il lavoro fosse stato sufficientemente maturo. Tali osservazioni
furono dal più volte menzionato Vescovo comunicate e discusse coi due anzidetti Signori,
come risulta dalla di lui lettera del 17 Dicembre 1924. L'idea della conclusione di un
Concordato continuò ancora dopo le elezioni del nuovo
Landtag
(16 Novembre 1924), secondo che Mons. Hugo mi rendeva noto con due posteriori
fogli del 22 Dicembre 1924 e del 21 Gennaio 1925, pur aggiungendo essere
necessario per l'inizio dei formali negoziati di attendere la costituzione del nuovo Ministero. Con ulteriore lettera del 18 Aprile 1925 il medesimo
Mons. Vescovo partecipavami che, dopo lunghi dibattiti e conflitti, il Gabinetto era
stato nuovamente formato sulla base dell'antica coalizione fra Centro, democratici e socialisti; egli consigliava ancora di aspettare, prima di dar principio alle
trattative concorda-5r
tarie, che la posizione dei partiti fosse
meglio chiarita ed alcune questioni concernenti le prestazioni
finanziarie dello Stato alla Chiesa venissero risolute.Con non lieve mia sorpresa ho quindi testè ricevuto una nuova comunicazione in data del 2 corrente, nella quale Mons. Hugo mi significava essere stata ormai abbandonata l'idea di un Concordato, avendo esso assai poca probabilità di essere favorevolmente accolto. Si preferisce invece di regolare la situazione giuridica della Chiesa, ed al tempo stesso altresì dei protestanti, nell'Hessen mediante una legge unilaterale dello Stato sul modello di quella del Württemberg (cfr. Rapporto Nr. 30561 del 20 Maggio 1924). Il sunnominato Consigliere ministeriale Sig. Kirnberger ha già quasi completamente redatto il relativo progetto ed ha convocato, per incarico del Ministro dell'Interno, Sig. von Brentano, una Commissione, incaricata di esaminarlo e prepararlo prima delle discussioni nel Governo e nella Camera.
5v
La Curia
vescovile è rappresentata in detta Commissione dal Canonico della Cattedrale, Dr. Schmidt; anche il Canonico Lenhart
appartiene ad essa quale Deputato del Centro. Finora ha avuto luogo una sola seduta, in cui
sono state dibattute soltanto questioni generali, ma che sembra abbia già rivelato le
difficoltà dell'impresa, giacchè i Capi della Chiesa locale protestante desiderano vivamente
di lasciare gli affari ecclesiastici in larga misura nelle mani dello Stato e temono la
indipendenza reclamata dai cattolici.Checchè sia di ciò, parmi subordinatamente che, se ora anche l'Hessen, sull'esempio del Württemberg, regolasse unilateralmente i rapporti fra Chiesa e Stato, un tale modo di procedere farebbe scuola presso altri Paesi della Germania e renderebbe forse impossibile la conclusione di un Concordato colla Prussia. Perciò ho risposto subito a Mons. Vescovo di Magonza, esprimendogli le mie preoccupazioni al riguardo. Gli ho ricordato che la materia concernente i rapporti anzidetti è di esclusiva competenza della S. Sede, gli ho
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mostrato come la Curia vescovile ed i cattolici non
avrebbero dovuto consentire a prender parte a discussioni per una legge unilaterale dello
Stato in tale argomento senza previa intesa della S. Sede medesima, gli ho additato i
pericoli di una simile condotta e l'ho pregato di sospendere ogni ulteriore pratica in
proposito sino a che non mi siano giunte le istruzioni della
S. Sede. Son sicuro che Mons. Hugo, Prelato esemplare e già alunno del Collegio Germanico-Ungarico in Roma, si atterrà in ogni caso fedelmente
alle medesime.Nel riferire pertanto quanto sopra all'Eminenza Vostra, La supplico di trasmettermi i Suoi venerati ordini circa la presente questione, mentre, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico