Dokument-Nr. 4172
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 11. Januar 1924
Regest
Pacelli berichtet von einem Treffen zum Bayernkonkordat mit dem bayerischen Kultusminister Matt, bei dem sie über seine Note vom 29. November 1923 und weitere Aspekte sprachen. Matt nannte als letzten offenen Punkt des Konkordats Artikel 14, § 1 zur Besetzung der Bischofsstühle, weil der Textvorschlag des Heiligen Stuhls nicht garantiert, dass dieser die Bischofskandidaten ausschließlich aus den von den Domkapiteln und von den Bischöfen eingereichten Listen auswählt. Eben diese Garantie wünscht sich die Regierung. Der Nuntius bittet um telegraphische Weisung, da die Diskussion des Konkordats im Landtag noch vor den Landtagswahlen stattfinden soll.Betreff
Trattative per il Concordato colla Baviera
Tornato stamane da Berlino a Monaco, mi sono recato oggi stesso dal Sig. Ministro del Culto, sia per conoscere quale accoglienza aveva avuto la mia Nota N. 29272 del 29 Dicembre p. p. (della quale compio il dovere di accludere copia, riservandomi di inviare la traduzione italiana), che per intrattenerlo a voce su qualche altro punto ivi non toccato, ad es. quello relativo alle alte scuole degli Ordini e delle Congregazioni religiose, cui riferivasi il Foglio di Mons. Segretario della S. Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari N. 25727 del 4 corrente. Il Sig. Ministro mi ha risposto che rimane ormai da superare una sola difficoltà riguardante l'art. XIV § 1, ed è la seguente:
Nella mia Nota N. 27488 del 26 Maggio 1923 (rimessa all'Eminenza Vostra Reverendissima coll'ossequioso Rapporto N. 27780 del 16 Giugno seguente) comunicai al Governo bavarese la mente della S. Sede circa la provvista delle Sedi vescovili nei termini ingiuntimi col venerato Dispaccio N. 17738
4v
del 16 di quello stesso mese di Maggio. In questo Dispaccio
(e quindi nella succitata Nota) si diceva che "la S. Sede, per dare una nuova prova di
benevolenza alla Baviera, è disposta ad accordare come massima concessione ai Capitoli
bavaresi che ogni tre anni inviino direttamente alla S. Sede una lista di candidati,
che essi giudichino atti all'Episcopato, tra i quali – come pure tra quelli suggeriti dai
Vescovi – la S. Sede si riserva libera scelta". Ora invece il Governo bavarese
ha creduto di vedere nell'ultima formula proposta dalla S. Sede (Dispaccio N. 25122 del 16 Dicembre u. s.) un ritiro della già
fatta concessione, giacché in detta formula si dice soltanto che "la S. Sede non
mancherà di tener presente tale lista insieme a quelle inviate dall'Episcopato
bavarese", di guisa che la nomina, la quale, secondo la nuova aggiunta al primo periodo,
spetterebbe "in tutta libertà" alla S. Sede medesima, potrebbe cadere,
contrariamente alla surriferita primitiva proposta, anche su di un soggetto non compreso in
alcuna lista. Il Governo (ha osservato il Dr. Matt) non potrà in ogni caso
controllare se il candidato è scelto o no dalle liste anzidette; vorrebbe tuttavia averne
l'assicurazione dalla S. Sede.Il Governo (ha aggiunto il Sig. Ministro) desidera di
5r
procedere colla massima sollecitudine, affine di cercar
di ottenere prima delle prossime elezioni l'approvazione del Concordato nel
Landtag
. Da parte mia l'ho assicurato che avrei immediatamente sottoposto la questione
all'Eminenza Vostra, chiedendo una risposta possibilmente
telegrafica
. Qualora anzi l'Eminenza Vostra giudicasse di poter apportare qualche modificazione
al testo dell'ultima summenzionata formula nel senso desiderato dal Governo, Le sarei
profondamente grato, se, sempre per risparmio di tempo, si degnasse di indicarmene subito i
termini precisi.In tale attesa, m'inchino umilmente al bacio della s. Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico