Document no. 2078
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
Munich, 19 January 1918
Summary
Der Geschäftsträger der Preußischen Gesandtschaft in München, Graf von Zech-Burkersroda, setzte im Auftrag des Außenministers Pacelli von einem Bericht vom 29. Dezember 1917 über ein Gespräch zwischen Mühlberg und Marchetti-Selvaggiani über die Einnahme Jerusalems in Kenntnis. Zwar hätte Pacelli dem wenig Beachtung beigemessen, da er die Ausrichtung Mühlbergs und die Umsicht des Sondergesandten kennt. Der Kaiser selbst schrieb jedoch die Bemerkung, dass der Vatikan bedenklich nach der Seite der Entente rutsche, auf den Brief. Pacelli bestritt dies und erklärte, aus seinem Schreiben an den Reichskanzler könne man die Stellungnahme des Heiligen Stuhls authentisch entnehmen. Graf Zech gab sich damit zufrieden und berichtete dies nach Berlin, was nicht unbedeutend ist, da in Deutschland viele glauben, der Heilige Stuhl habe seit der Einnahme Jerusalems seine Haltung der Unparteilichkeit aufgegeben.Subject
Circa la presa di Gerusalemme
Il Signor Conte von Zech, Incaricato d'Affari di Prussia in Monaco, per ordine del Ministero degli Esteri di Berlino, mi ha dato testé conoscenza di un Rapporto (che ho l'onore di qui accludere in copia all'Eminenza Vostra Reverendissima) in data del 29 Dicembre scorso, nel quale Sua Eccellenza il Signor von Mühlberg riferisce una conversazione da lui avuta con Monsignor Marchetti Selvaggiani intorno alla presa di Gerusalemme.
Ben conoscendo, da un lato, lo spirito e le tendenze del menzionato Signor Ministro di Prussia, dall'altro, la prudenza e la saggezza del sullodato Monsignore, non avrei dato peso alla cosa, se il nominato Signor Conte von Zech non mi avesse aggiunto che il Rapporto anzidetto era stato letto dallo stesso Imperatore, il quale si era espresso in proposito colle seguenti parole notate in margine del Rapporto medesimo: "Der Vatican rutscht bedenklich nach der Seite der Entente!" (ossia "Il Vaticano sdrucciola seriamente dalla
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parte dell'Intesa!")Ho risposto che doveva esserci evidentemente qualche equivoco, ma che, in ogni modo, il Governo Imperiale poteva con ogni certezza considerare come pensiero genuino ed autentico della Santa Sede circa la questione di Gerusalemme quello da me riferito fedelmente al Signor Cancelliere dell'Impero in esatta conformità col venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra N. 51026 del 21 Dicembre scorso e col susseguente cifrato N. 50.
Il Signor Conte von Zech si è mostrato soddisfatto di tale spiegazione, che mi ha detto avrebbe trasmesso subito a Berlino; cosa, parmi, non poco importante nel momento attuale, in cui, come ho già compiuto il dovere di significare all'Eminenza Vostra nel mio rispettoso Rapporto N. 3757 in data di ieri, moltissimi in Germania pensano che la Santa Sede abbia abbandonato la sua attitudine di neutralità o d'imparzialità.
Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione mi pregio confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico