Dokument-Nr. 1061
Pacelli, Eugenio
an Gasparri, Pietro
München, 29. Juli 1920
Regest
Nach dem Tod von Erzbischof Nörber stellt sich die Frage nach dem künftigen Modus der Besetzung des Freiburger Erzbischofsstuhls, vor allem nach der weiteren Anwendung der Bulle "Ad Dominici Gregis custodiam" und des Breves "Re sacra", nach denen kein Kandidat gewählt werden durfte, der dem Landesherrn "minder genehm" war. Wie schon im Exposé Nörbers über die Lage in Baden – das Pacelli Gasparri als Anlage zu seinem Bericht vom 15. April 1920 hatte zukommen lassen – ausgeführt wurde, habe der § 18 der neuen badischen Verfassung dieses Sonderrecht abgeschafft. Unabhängig davon hatte Nörber aber für die Beibehaltung des jahrhundertealten Privilegs durch das Domkapitel plädiert. Aus Berlin erfuhr Pacelli zudem, dass nach der Weimarer Reichsverfassung den Regierungen keine Kandidatenliste mehr vorgelegt werden soll, man aber versuchen werde, die Bischofswahl durch die Domkapitel zu retten. Pacelli will aber unbedingt die Verhandlungen über ein bayerisches Konkordat als Modell für weitere Konkordate voranbringen, weil der Abschluss eines Reichskonkordats noch nicht in Sicht ist. Hier gilt es alle öffentlichen Irritationen zu vermeiden. Deshalb bittet er um Weisung, ob die Wahl des neuen Freiburger Bischofs ausnahmsweise (pro hac vice) noch einmal durch eine Domkapitelwahl wie schon in Köln und Paderborn geschehen soll.Betreff
Sulla provvista della vacante Sede Metropolitana di Friburgo (Baden)
La morte, avvenuta la sera di ier l'altro 27 corrente, del Reverendissimo Mons. Nörber


A norma della Bolla "Ad Dominici Gregis custodiam"


Nell'Esposto circa l'attuale situazione politico-religiosa del Baden, compilato dietro mia richiesta dal compianto Mons. Nörber e da me trasmesso all'Eminenza Vo-
32v
stra Reverendissima col
rispettoso mio Rapporto Nr. 16332 in data del 15 Aprile
scorso, si osservava a pag. 6 che, essendo stata abrogata dal parag. 18



Occorre infine considerare altresì che, come ho potuto apprendere durante il mio recente soggiorno in Berlino, il Governo del Reich


33r
l'invio del Commissario governativo, ecc., tuttavia
cercherà di ottenere che nel futuro Concordato


33v
glior buon volere, il tempo all'uopo indispensabile; il
quale, tuttavia, non sembrerà in verità troppo lungo, se si ripensi che le trattative per il
Concordato bavarese del 5 Giugno 1817





In considerazione di quanto sopra, mi permetto di sottomettere subordinatamente al superiore giudizio dell'Eminenza Vostra, se non convenga permettere (come già per Colonia


In attesa pertanto di quelle istruzioni, che all'Eminenza Vostra piacesse d'impartirmi al riguardo, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico