Dokument-Nr. 4226
Pacelli, Eugenio
an Gasparri, Pietro
München, 25. September 1920
Regest
Pacelli berichtet über die unter dem Titel "Erlebnisse im Weltkrieg" erschienen Memoiren Erzbergers. Der Nuntius betont teilweise sarkastisch die Fülle von Ereignissen, in die Erzberger behauptet involviert gewesen zu sein, und die damit zusammenhängende Selbstgerechtigkeit desselben. Er hält das Buch weder für sorgfältig geschrieben noch für tiefgreifend, nichtsdestoweniger erscheinen ihm einige Begebenheiten, soweit sie vertrauenswürdig sind, sehr interessant. Nach Pacellis Ansicht bezweckt das Buch auch die persönliche Rechtfertigung des Autors im Fall der Denkschrift des Grafen Czernin für Kaiser Karl I. von Österreich vom 12. April 1917. In die Kapitel, in denen der Heilige Stuhl und der Papst vorkommen, durfte Pacelli vor der Veröffentlichung Einsicht nehmen und entsprechende Korrekturen beziehungsweise Streichungen verlangen, etwa an dem Punkt, an dem der Autor in der ursprünglichen Version behauptet hatte, der Heilige Vater habe den Eintritt Italiens in den Krieg zu verhindern versucht. Entfernt wurden auch die Passagen über das päpstliche politische Engagement, um dieses ausschließlich auf das wohltätige zu begrenzen, und diejenigen über Monsignore Gerlach, sowie die vom Verfasser behaupteten Kontakte des Heiligen Stuhls mit ihm bei seinem Versuch, die Römische Frage zu lösen. Nach Absprache mit Gasparri musste Pacelli Erzberger auch um die Streichung des Hinweises auf seinen Besuch in Berlin von Juli 1917 bitten, was Erzberger schweren Herzens befolgte. Der Nuntius bedauert, dass er nicht noch weitere Kapitel habe lesen dürfen, die er ebenfalls hätte verändert sehen wollen. Es handelt sich besonders um das Kapitel IV in Bezug auf die Bitte des Papstes an den Kaiser, sich zu engagieren, um den Frieden zwischen Österreich und Italien zu erhalten, und das Kapite XVI über die erbetene Vermittlung des Heiligen Stuhls in der belgischen Frage. Pacelli zeigt sich insgesamt zufrieden mit dem Ergebnis und lobt die Vertrauenspersonen, über die er Einfluss auf Erzberger in der Sache nehmen konnte, Professor Hubert Bastgen und Pater Cölestin Schwaighofer von Deggendorf.Betreff
Sulle Memorie di Erzberger
Le attese Memorie


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eccetto che sui campi di
battaglia, e di tutto quindi parla nel suo libro di 396 pagine, comprendente
venticinque capitoli e scritto in meno di un mese. Esso non contiene nulla di
sostanzialmente nuovo, non è accurato né profondo, ed apparisce piuttosto come una
narrazione non organica di avvenimenti staccati gli uni dagli altri; tuttavia rivela non
pochi particolari ed episodi, i quali (sebbene, dato il carattere dell'Erzberger, sarebbe
difficile di poter dire con certezza sino a qual punto meritino fede) non mancano di
notevole interesse. L'autore ha avuto anche in mira la propria difesa contro le accuse
mossegli dagli avversari, tra cui gravissima quella che per di lui indiscrezione l'Intesa





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degli Esteri, che era a quel tempo il Sig. von Bergen



I Capitoli, in cui era principalmente questione della S. Sede e che mi furono in precedenza mostrati, come ebbi l'onore di riferire all'Eminenza Vostra <Reverendissima>2 nel mio rispettoso Rapporto Nr. 17025 in data del 15 Giugno scorso, sono il II, il III, l'XI ed il XX, ed in essi occorre riconoscere che egli, in sostanza, ha sufficientemente (a quanto mi sembra) eseguito le soppressioni e le correzioni da me richiestegli.
Nel Capitolo II dal titolo "Vor Italiens Eintritt in den Weltkrieg", il quale nella sua prima redazione era oltre ogni dire compromettente per la Augusta Persona del
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S. Padre


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pontificia), già da me trasmesso all'Eminenza Vostra col suddetto Rapporto
Nr. 17025, ho ottenuto, in conformità colle istruzioni impartitemi
nell'ossequiato Dispaccio Nr. B=7626 in data del 26 Giugno
scorso, che del mio secondo viaggio a Berlino nel Luglio 1917 non
venisse fatto se non un brevissimo cenno generico. Mi è stato riferito che la soppressione
di tutto il brano concernente questo argomento è costata all'Erzberger molto sacrificio e
che egli è stato assai combattuto ed incerto prima di risolversi, come infine ha fatto, ad
attuarlo.In altri Capitoli, i quali non mi furono da lui inviati, si trovano alcuni punti, che, se fossero stati da me prima conosciuti, avrebbero avuto lo stesso trattamento. Così, ad esempio, nel citato Capitolo IV "Beim Kaiser", egli narra di avere partecipato a Guglielmo II nella Udienza del 1° Marzo 1915 "la preghiera del Papa, che il Kaiser usasse tutta la sua influenza per mantenere la pace fra l'Austria e l'Italia, come il S. Padre da parte sua si era adoperato in ogni modo e continuerebbe ad adoperarsi a tal fine. Il Kaiser acquisterebbe, a giudizio del Papa, meriti immortali al tempo stesso verso l'Impero germanico, l'Austria e l'Italia, se gli riuscisse di conservare la pace... Il Kaiser fu molto lieto dei benevoli sentimenti del Papa ed assicurò l'Erzberger ripetutamente che era molto riconoscente verso Sua Santità per tutto ciò, che durante la guerra aveva fatto nell'interesse del popolo tedesco. Aggiunse esser ben pronto ad agire
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nel senso desiderato dal Papa e che avrebbe con ogni
risolutezza fatto passi in Vienna, per raggiungere un'intesa fra l'Austria e l'Italia; egli
sperava di ottenerla, per quanto infondati e fuori di proposito fossero i desideri
dell'Italia. Assai irritato egli si espresse circa il Re
d'Italia


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tuire un notevole passo verso
l'avviamento della pace mondiale. Alla Corte belga però sorsero serie difficoltà, poiché il
Gabinetto belga
In sostanza, la S. Sede, se non erro, può essere abbastanza soddisfatta dell'esito avuto dalla cosa e della condiscendenza dimostrata, malgrado tutto, dall'Erzberger; il che torna senza dubbio a sua lode, per quanto possa essere stato spinto anche dal timore di smentite e di deplorazioni da parte della S. Sede medesima. – Gratitudine meritano pure il Revmo. P. Celestino


Nel riferire quanto sopra all'Eminenza Vostra m'in-
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chino
umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione mi pregio
confermarmiDi Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Hds. eingefügt undgestrichen:
"dovunque".
2↑Hds.
eingefügt, vermutlich von Pacelli.
3↑Hds. eingefügt und gestrichen, vermutlich von Pacelli.