Dokument-Nr. 278
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 26. Juli 1926
Regest
Pacelli würdigt den verstorbenen Rottenburger Bischof Keppler und benachrichtigt Gasparri über die Wahl des Weihbischofs in Rottenburg Sproll zum Kapitularvikar. Er referiert die Meinungsunterschiede zwischen Rom, das eine freie päpstliche Ernennung anstrebt, und dem Rottenburger Domkapitel, das das Recht der Bischofswahl erhalten möchte. Pacelli warnt angesichts der Konkordatsverhandlungen mit anderen deutschen Staaten vor einer Aufweichung der römischen Position gerade in Württemberg, das sich bislang geweigert habe, mit dem Heiligen Stuhl in Verhandlungen einzutreten. Eine Verzögerung der Bischofswahl sei notfalls in Kauf zu nehmen.Betreff
Morte di Mons. von Keppler - Provvista della Sede vescovile di Rottenburg
Come mi feci un dovere di annunziare per telegrafo all'Eminenza Vostra Reverendissima, il 16 corrente mancò ai vivi il benemerito Vescovo di Rottenburg, Mons. Paolo Guglielmo von Keppler. Egli era nel settantesimoquarto anno di età e sino all'ultimo giorno aveva conservato piena vigoria di corpo e freschezza di mente. La mattina di quello stesso giorno il degno Prelato aveva cominciato la celebrazione del S. Sacrificio, quando, poco prima della consacrazione, fu colto da improvviso malore, che l'obbligò a ritirarsi dall'altare. Alle ore 9 antim., dopo aver ricevuto l'Estrema Unzione, egli spirò in seguito a paralisi cardiaca. Alle 2 ½ pom. il Capitolo cattedrale elesse a Vicario capitolare l'Ausiliare del de-
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funto Pastore, Monsignor Giovanni Battista Sproll
, Vescovo tit. di Almira.La morte di Mons. von Keppler ha aperto la delicata questione del modo di provvista di quella Sede vescovile. L'Eminenza Vostra, come si degnò di significarmi col venerato Dispaccio N. 1246/26, diresse in data del 2 Giugno p. p. al compianto Presule un Foglio, con cui gli notificava che per l'avvenire, sino a nuovo ordine, la provvista degli offici e dei benefici ecclesiastici nella diocesi di Rottenburg dovrà effettuarsi a norma del diritto canonico comune. Ora il sullodato Vicario capitolare con lettera del 22 corrente, dopo di aver ricordato l'anzidetta comunicazione, di cui aveva avuto notizia dal defunto Vescovo, mi ha scritto quanto segue: "Mons. von Keppler aveva la preoccupazione che il Governo ed il Parlamento del Württemberg anche da parte loro non si riterranno più come vincolati dalle Bolle di circoscrizione, se queste – senza alcuna previa intesa col Governo stesso – vengano abrogate dal-
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la
Chiesa. Ora sulle Bolle stesse sono basate le dotazioni del Vescovato
e del Seminario clericale. Il Governo ha già ripetutamente dichiarato che non vuole, ed anzi
in forza della Costituzione del Reich
non può, esercitare
veruna influenza sulla provvista della Sede episcopale, ma che è cointeressato alle
rimanenti disposizioni della Bolla. Esso non si è sinora pronunciato sulle conseguenze, che
eventualmente tirerebbe (dall'abrogazione delle medesime). – In considerazione di ciò il
defunto Vescovo aveva, poche settimane prima della sua morte, incaricato il Decano del
Capitolo, Dr. Kottmann, di recarsi, in caso di vacanza della
Sede, senza indugio a Berlino per intrattenere della cosa Vostra Eccellenza. Se l'Eccellenza
Vostra perciò è disposta a riceverlo, La pregherei rispettosamente di volermi indicare il
giorno e l'ora della udienza".Dal canto mio ho risposto che sono ben volentieri pronto ad accogliere la visita del men-
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zionato Decano, ma ho
lasciato in pari tempo intendere chiaramente non esservi, a mio parere, probabilità di un
cambiamento della surriferita Istruzione emanata dalla S. Sede per imperiose ragioni di
principio.Tali ragioni sono troppo note all'Eminenza Vostra, perché io abbia qui bisogno di ricordarle. Mi limiterò quindi ad osservare rispettosamente come, qualora nel Württemberg, che non ha voluto sino ad ora trattare colla S. Sede, venisse mantenuta la elezione capitolare, si avrebbe questa (sembrami, assurda) conseguenza: che cioè, mentre agli Stati, i quali hanno concluso o si propongono di concludere una nuova Convenzione (Baviera e Prussia), la S. Sede non accorda se non concessioni assai limitate circa la provvista delle Sedi vescovili, invece quei Paesi, i quali non intendono di negoziare con Essa, ma legiferano unilateralmente, conserverebbero intatto il diritto della elezione
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capitolare, per il cui conseguimento così
fortemente, sebbene invano, hanno insistito i Governi bavarese e prussiano. Le pendenti
trattative colla Prussia resterebbero in tal guisa, per ciò che
riguarda questo importante argomento, irrimediabilmente pregiudicate, giacché diverrebbe
impossibile di negare ad essa ciò che avrebbe ottenuto il Württemberg. Nel caso perciò che
sorgessero realmente gravi difficoltà da parte di quest'ultimo Governo a causa delle
dotazioni, oserei di dire che meglio varrebbe di ritardare alquanto la nomina del nuovo
Vescovo, vale a dire fino a che la situazione non rimanga chiarita. L'attuale Vicario
capitolare, il quale era anche Vicario generale di Mons. von Keppler, è infatti buon
amministratore, di modo che la diocesi non risentirebbe danni notevoli da un qualche
prolungarsi della vacanza.Intanto sto raccogliendo informazioni per la scelta di uno o più candidati, che mi per-
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metterei poi di proporre
all'Eminenza Vostra, tenendo presente innanzi tutto il bisogno che il nuovo Pastore abbia le
qualità necessarie per curare e riformare la educazione del giovane
clero, massime nel Württemberg, ove i futuri sacerdoti debbono compiere i loro
studi nella Facoltà teologica della Università di
Tübingen.Qualora pertanto l'Eminenza Vostra avesse speciali istruzioni da impartirmi in vista della imminente venuta a Berlino del menzionato Decano del Capitolo cattedrale, Revmo Dr. Kottmann, La supplicherei di comunicarmele con ogni sollecitudine per telegrafo; intanto m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico