Document no. 11883
Pacelli, Eugenio to Rossum, Willem Marinus van
Berlin, 20 January 1928
Summary
Pacelli teilt dem Präfekten der Kongregation für die Glaubensverbreitung van Rossum mit, dass er den fürstbischöflichen Delegaten in Berlin Deitmer weisungsgemäß um Informationen über die Seelsorge an den chinesischen Studierenden in Deutschland bat. Der Nuntius leitet nun eine Denkschrift des Berliner Caritasdirektors Wienken weiter, die er im Auftrag Deitmers erstellte. Daraus geht hervor, dass laut den letzten Veröffentlichungen des Statistischen Reichsamts derzeit 204 chinesische Studierende an Universitäten und Fachhochschulen im Deutschen Reich studieren. Im Vorjahr waren es noch 294. Nach Auffassung Wienkens könnte die Seelsorge an den chinesischen und insgesamt an den asiatischen Studierenden am besten von den Studierendenseelsorgern wahrgenommen werden, wie es teilweise bereits der Fall ist. Beispielsweise wurde in Berlin ein spezielles Haus für ausländische Studierende gegründet, in dem auch Chinesen wohnen und in dem es regelmäßige Vorträge gibt, unter anderem durch den Berliner Pfarrer Sonnenschein. In den ersten Nachkriegsjahren setzte sich der Jesuitenpater Gemmel für die asiatischen Studierenden ein. Die wirtschaftliche Betreuung der ausländischen Studierenden liegt bei der Zentralstelle für das Studium der Ausländer, der der Katholik Remmé vorsteht. Das Auswärtige Amt plant in Kooperation mit dem Reichsinnenministerium die Schaffung einer neuen Stelle für die Betreuung der ausländischen Studierenden. Dadurch wird es für die entsprechenden Priester möglich werden, auch mit den chinesischen Studierenden in Kontakt zu treten. Pacelli verweist auf eine weitere Mitteilung Sonnenscheins, wonach sich derzeit ein oder zwei chinesische Katholiken in Berlin aufhalten. Der Nuntius fragte weisungsgemäß auch den Erzabt von St. Ottilien Weber, ob es für seine Kongregation möglich wäre, die Seelsorge zu übernehmen. Aus dem beiliegenden Schreiben Webers geht hervor, dass es derzeit in der Erzabtei niemanden gibt, der für diese Aufgabe geeignet ist. Der Erzabt bietet jedoch an, den Apostolischen Vikar von Koreo Sauer zu fragen, der gegen Ende des Monats nach Deutschland kommen soll, ob er einen geeigneten Missionar benennen kann, der derzeit in der Mandschurei eingesetzt ist und über entsprechende Erfahrungen mit der Seelsorge an Chinesen hat. Pacelli kündigt weitere Informationen an, sobald sie ihm vorliegen.Subject
Assistenza spirituale degli studenti chinesi
Non ho mancato, appena mi giunse il venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 4466/27, in data del 12 Dicembre p.p., concernente l'assistenza spirituale dei giovani chinesi residenti in Berlino, di interessarmi a quanto Vostra Eminenza si degnava di chiedermi in proposito.
Mi sono a tal fine rivolto in primo luogo a questo Delegato Vescovile, Revmo Mons. Deitmer, pregandolo a voler compiacersi di favorirmi tutte quelle informazioni, che avrebbe potuto avere al riguardo.
Compio pertanto il dovere di rimettere qui unito all'Eminenza Vostra copia di un Esposto del Rev. Curato Wienken, Direttore del Caritasverband di Berlino, che il prelodato Monsignore mi ha fatto pervenire con Foglio del 2 corr. mese (Allegato I).
Come può rilevarsi dal medesimo, secondo le ultime
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pubblicazioni dell'Ufficio di statistica del Reich,
gli studenti chinesi, che frequentano le Università o le alte scuole tecniche in Germania,
sono in numero di 202, mentre lo scorso anno erano 294. L'Esposto stesso indica in
dettaglio i corsi da da [sic] essi seguiti.La cura degli studenti della China e degli altri Paesi dell'Asia, a parere del menzionato Rev. Wienken, si potrà in Germania esercitare nel miglior modo per mezzo degli ecclesiastici incaricati dell'assistenza spirituale degli studenti universitari nelle singole città. In parte si è già provveduto a tale cura per opera dei sacerdoti anzidetti.
È stata fondata per gli studenti esteri, mediante l'Opera Alessandro von Humboldt, una Casa speciale in Berlin-Charlottenburg, Fasanenstraße 23, dove si recano pure i chinesi, e si danno regolarmente per essi delle conferenze, tenute tra gli altri anche dal Rev. Dr. Carlo Sonnenschein.
Nei primi anni dopo la fine della guerra il Rev. P. Gemmel S.J., che frequentava l'Università di Berlino, aveva radunato intorno a sé un piccolo gruppo di studenti dell'Asia, tra cui
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eziandio dei chinesi, ai quali egli cercava di istillare
principii cristiani. Vi fu pure per un certo tempo uno studente chinese cattolico, che si
interessava ai suoi compagni.L'assistenza economica degli studenti esteri è affidata alla "Zentralstelle für das Studium der Ausländer". Ne è direttore il Sig. Prof. Dr. Carlo Remmé, il quale, a quanto si riferisce nel succitato Esposto, è buon cattolico.
Ultimamente è stata dal Ministero degli Esteri, d'accordo col Ministero dell'Interno del Reich e dei Governi dei Paesi, progettata la creazione di una nova organizzazione, il cui precipuo compito dovrebbe essere quello di dar consiglio ed assistenza a tutti gli studenti esteri dimoranti in Germania. Mediante una simile istituzione si renderà possibile agli ecclesiastici incaricati dell'assistenza spirituale degli studenti di mettersi in relazione con gli studenti chinesi ed esercitare così il loro ministero anche a loro favore.
Secondo una ulteriore comunicazione del Rev. Dr. Sonnenschein, trovansi presentemente in Berlino uno o due chinesi cattolici. –
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Dopo di aver avuto le surriferite notizie,
mi sono, sempre in conformità degli ordini impartitemi [sic] dall'Eminenza Vostra nel
sullodato Dispaccio, indirizzato al Revmo P. D. Norberto Weber O.S.B., Arciabate di S. Ottilia, affine di interessarlo ad un'opera così importante e di
conoscere se alla Congregazione, cui egli presiede, sarebbe
possibile di assumere l'assistenza in discorso.Egli mi ha significato in data del 16 corrente (Allegato II) che fra i Padri, i quali si trovano attualmente in quella Arciabazia, non ve n'è, a suo avviso, alcuno adatto allo scopo. Tuttavia egli si propone di interrogare il Revmo Mons. Bonifazio Sauer, Vicario Apostolico in Corea, atteso verso la fine di questo mese, nella speranza che possa mettere a disposizione uno dei Missionari, i quali lavorano attualmente nella Manciuria. Un simile oggetto, conoscendo bene il carattere del popolo chinese, sarebbe in grado di esercitare col maggior frutto un tale ministero.
Nel riservarmi pertanto di partecipare all'Eminenza Vostra la definitiva risposta del sunnominato Arciabate, non appena mi sarà pervenuta, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico