Document no. 315
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
Munich, 03 February 1919

Summary
Pacelli berichtet Gasparri von der Rede Leviens vor den Arbeiterräten in Bayern bei deren letzter Versammlung. Levien habe dort die Notwendigkeit einer neuen zweiten Revolution propagiert. Seiner Ansicht nach hätten die Räte bis jetzt noch nichts erreicht und müssten in Zukunft das Ziel verfolgen, die gesamte Macht im Staat und die Kontrolle über die Wirtschaft an sich zu reißen, bis sich der Sozialismus in Deutschland durchgesetzt habe. Vergeblich hätten Professor Walther Lotz und Hans Unterleitner versucht, die Spartakisten davon zu überzeugen, dass solch blinde Gewalt zu keinem guten Ende führen könne und eine neue, dieses Mal wirtschaftliche Revolution in der gegenwärtigen Lage nur schädlich sein könnte. Leviens Rede wurde vom revolutionären Erich Mühsam begrüßt, der ankündigte, man werde gegen den Landtag vorgehen, sollte dieser Entscheidungen treffen, die den Räten nicht zuträglich wären. Man habe außerdem von spartakistischen Plänen in anderen Teilen Deutschlands erfahren. Pacelli wirft die Frage auf, ob die neue Regierung Eisner (ein Befürworter des Rätesystems) neue Unruhen und eine Diktatur des Proletariats wird verhindern können.
Subject
L'Ultimatum di Spartaco
Eminenza Reverendissima,
L'ultima seduta del Consiglio degli operai, tenutasi in Monaco la sera di Sabato scorso 1 corrente, fu di una sintomatica importanza. Per la prima volta prese parte alle deliberazioni il capo degli Spartachiani di Monaco e della Baviera, il1 Dr. Levin, il quale profittò dell'occasione per parlare (come disse) apertamente e senza riguardi. Tale franchezza consisté in questo, che egli annunziò in tutti i toni la seconda "inevitabile" rivoluzione. "Che cosa sono stati finora i Consigli degli operai? (egli esclamò) Nulla. Che cosa devono essere? Tutto. Il loro compito è triplice: 1°) schiacciare la borghesia; 2°) spazzar via le macerie, che si formeranno da questo crollo; 3°) guidare e controllare la produzione. I Consigli non possono lasciarsi sfuggire la forza dalle mani, poi <fin>2 ché il socialismo non sia divenuto una realtà; essi debbono avere il potere legislativo ed esecutivo. Verrà ora nella rivoluzione la fase della solidarietà grandiosa, la fase delle più aspre lotte contro la borghesia: petto contro petto, uomo contro uomo, colpo contro colpo".
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Invano il professor Lotz cercò con pratiche considerazioni di far comprendere a quei forsennati che il cieco uso della forza non conduce ad alcun buon risultato e che il bene non può venire se non dal diritto e dalla convinzione; invano lo stesso Ministro Unterleitner si sforzò di mettere in chiaro che alla già avvenuta rivoluzione poli<ti>3 ca, la quale ha rovesciato le corone e gli antichi sistemi di governo, non può seguire senz'altro, in questo momento di sfacelo e di miseria, la rivoluzione economica, se non si vuol rovinare e perdere tutto; – inutile fu ogni tentativo di persuadere colle ragioni Levin e i suoi seguaci.
"Petto contro petto, uomo contro uomo, colpo contro colpo": così è stata annunziata la "seconda inevitabile rivoluzione", la "guerra civile senza mercé" dal capo degli Spartachiani, e quelle selvaggie parole furono sottolineate immediatamente ed illustrate sotto il punto di vista politico dal capo dei comunisti e degli anarchici Erich Mühsam.
"Il nuovo Landtag, egli affermò, deve già fin da oggi ben sapere che, qualora prenda disposizioni, le quali non convengano alle organizzazioni dei Consigli, sarà da noi scacciato e mandato a casa. Come in Russia, così anche in Germania tutto il potere appartiene ai Consigli degli operai, dei contadini e dei soldati", in tal guisa Spartaco ha dato l'ulti
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matum, ha posto in Baviera il dilemma: o riconoscimento della organizzazione dei Consigli come potere legislativo, di controllo ed amministrativo al di sopra della rappresentanza popolare e del Governo, o nuova sanguinosa rivolta.
Contemporaneamente il Levin accennò che in questi ultimi giorni era stato a Berlino. A che fare? Si sa che gli estremi fra i radicali si accingono ad un nuovo colpo, che Radek, l'irreperibile, sta ponendo nuove mine, che a Berlino, Leipzig, Brema, Braunschweig, Düsseldorf, Spartaco lavora alla distruzione e ha dichiarato che non indietreggerà dinanzi a nulla. In queste circostanze di fatto viene l'annunzio di rivoluzione in Monaco, ove fra breve dovrebbe riunirsi il nuovo Landtag.
Avrà l'attuale Governo presieduto da Kurt Eisner, anch'egli socialista indipendente e sostenitore del sistema dei Consigli, la volontà e l'energia per prendere, prima che non sia troppo tardi, le necessarie misure preventive affine di scongiurare la minaccia di nuovi sconvolgimenti e di una tirannica dittatura del proletariato? Dio voglia che la capitale della cattolica Baviera non debba vedere giorni ancor più tristi delle tragiche giornate di Berlino, ove pure il GovernoEbert-Scheidemann seppe risolutamente spezzare la resistenza degli spartachiani!
Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio della
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Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Folio 57r hds. oben zentral: acc. ric
1Hds. durchgestrichen.
2Hds. durchgestrichen und eingefügt.
3Hds. eingefügt.
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro from 03 February 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 315, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/315. Last access: 21-12-2024.
Online since 04-06-2012, last modification 10-03-2014.