Dokument-Nr. 22
Pacelli, Eugenio
an Gasparri, Pietro
München, 27. Februar 1922
Regest
Pacelli berichtet, dass er – wie er bereits telegraphisch mitgeteilte – sofort nach Berlin aufbrach, nachdem er durch eine Weisung Gasparris vom Vorhaben des Papstes unterrichtet worden war, die Errichtung einer Apostolischen Administratur in der Freien Stadt Danzig nicht weiter hinauszuzögern. In der Reichshauptstadt versuchte er in Gesprächen mit Reichspräsident Ebert sowie mit Vertretern der Reichs- sowie der preußischen Regierung im Gegenzug Konzessionen bei den Reichskonkordatsverhandlungen zu erhalten. Insbesondere Reichsaußenminister Rathenau, obwohl er Jude ist, und der katholische Reichskanzler Wirth versicherten, ihre Bemühungen diesbezüglich fortzusetzen, der preußische Kultusminister Boelitz tat dies in abgeschwächter Form. Des Weiteren geht Pacelli auf die beiliegende Denkschrift des Breslauer Fürstbischofs Kardinal Bertram zum Verhältnis von Kirche und Staat in Preußen ein, die er Boelitz überreichte. Der Nuntius fürchtet, dass sowohl die in der Denkschrift aufgeworfenen Fragen des Episkopats als auch die nach der Besetzung von Bischofsstühlen und Kanonikaten aufgrund der Komplexität der Materie und der politisch-administrativen Gegebenheiten in Deutschland nicht zeitnah behandelt werden. Ob sich die Reichs- sowie die preußische Regierung ihre Versprechen einhalten, wenn die Danziger Frage geklärt ist, ist für Pacelli schwierig abzuschätzen.Betreff
Amministrazione ecclesiastica di Danzica – Trattative concordatarie1
Come ebbi già l'onore di annunziare coi miei rispettosi cifrati NN. 402 e 403, non appena mi pervenne il venerato Dispaccio N. 159 del 16 corrente, col quale l'Eminenza Vostra Reverendissima mi significava essere intenzione del S. Padre



Potei colà conferire subito al riguardo, sia col Presidente del Reich Sig. Ebert






10v
col Ministro del Culto Dr. Boelitz







11r
prima, nonostante le gravissime
difficoltà, alla conclusione di un Concordato soddisfacente per ambedue le Parti, e mi
promise di adoperarsi, insieme al Cancelliere cattolico Dr. Wirth, con ogni
sollecitudine a tale scopo. Una simile promessa, sebbene in forma assai più riservata e
circospetta, mi venne pure espressa dal Ministro del Culto prussiano.Per ciò che riguarda più particolarmente la Prussia, è mio dovere di riferire all'Eminenza Vostra come sin dal 16 del corrente mese ho rimesso al medesimo Sig. Ministro Dr. Boelitz il Memorandum del Episcopato prussiano, cui alludevo nei miei ossequiosi Rapporti N. 22964 del 12 Gennaio scorso e N. 23156 del 1º corrente. Detto Memorandum (di cui ho l'onore di qui compiegare il testo tedesco insieme alla relativa traduzione italiana – Allegati I e II), firmato dal Sig. Cardinale Bertram



11v
col Foglio del 6 Gennaio p. p. (cfr. Rapporto N. 22938 del 9 d. m.) di definire senza indugio la questione della
provvista delle Sedi vescovili

Nonostante, però, tutte le mie premure di obbedienza all'ordine del S. Padre "di far presto", non mi è stato possibile di ottenere in breve tempo se non le anzidette vaghe promesse verbali. La complessità e difficoltà degli argomenti, la lunghezza dei procedimenti burocratici, il fatto che il Ministro del Culto era in questi giorni completamente assorbito dalla discussione del bilancio del suo Dicastero nel Landtag

Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmiDi Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑"Trattative concordatarie" hds. von unbekannter Hand unterstrichen, vermutlich vom
Empfänger.
2↑Hds. eingefügt von Pacelli.